Weinstein, la figlia al 911: " Mio padre si vuole suicidare"

Il produttore rischia fino a 25 anni di galera, mentre si prepara ad entrare in un centro di riabilitazione

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"Mio padre si vuole suicidare". Una chiamata alle 10.30 del mattino al 911 proveniente dalla casa di Lily Weinstein, figlia del produttore Harvey, ha messo in allerta tutti. La ventiduenne ha poi spiegato di aver temuto per la salute del padre, fortemente scosso e sconvolto dalla vicenda che lo vede coinvolto nello scandalo sessuale del secolo. Riaccompagnato a casa dalla polizia l'uomo avrebbe "insultato" la figlia dicendole, come rivela Tmz: "Sei tu che stai peggiorando le cose".

E mentre il Dipartimento di polizia di New York e l’Fbi hanno aperto un’inchiesta sugli abusi sessuali del fondatore della Miramax, e scartabellano fra le denunce per controllare se vi fossero in passato accuse di aggressione o molestie contro di lui, Weinstein rischia fino a 25 anni di galera. "Voglio una seconda chance, tutti possono sbagliare", dice mentre si prepara ad entrare in un centro di riabilitazione in Arizona.

Il coro delle attrici, che giorno dopo giorno escono allo scoperto per denunciare il produttore, intanto, si amplia in maniera impressionante. Tra loro anche l'attrice britannica Kate Beckinsale: aveva 17 anni quando Weinstein la accolse in accappatoio per un meeting nella sua stanza al Savoy Hotel, ha raccontato su Instagram. E poi, l'ultima in ordine di tempo, una donna che con il produttore fece un colloquio per un posto da babysitter e lui la ricevette in boxer e canottiera.

Alle condanne dello star system si aggiunge inoltre quella durissima della Academy degli Oscar che definisce la condotta descritta nelle accuse come "ripugnante", affermando che terrà una riunione urgente sabato prossimo per "discutere le accuse contro Harvey Weinstein e ogni azione garantita dall'Academy". L'annuncio segue i passi fatti della British Academy of film and television arts (Bafta) per sospendere la membership del noto produttore di Hollywood.