Sospetto caso di tetano: grave bimba non vaccinata a Torino

La piccola è stata ricoverata al Regina Margherita in preda a convulsioni e spasmi incontrollati

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Una bambina di sette anni di Torino ha contratto il tetano, malattia per cui non è mai stata vaccinata, ed è stata ricoverata al Regina Margherita in preda a convulsioni e spasmi incontrollati. La piccola è ora in Rianimazione e le sue condizioni appaiono in miglioramento. Ancora prima del decreto Lorenzin l'antitetanica era tra i vaccini obbligatori, insieme ad antipolio, antidifterite e antiepatite B.

Per il tetano basta una ferita per infettarsi - Una ferita può essere la via da cui penetra nell'organismo il batterio del tetano. Così come è successo per il bambino di dieci anni ricoverato la scorsa estate al San Martino di Oristano. Un caso conclamato di tetano, il primo dopo trent'anni, dovuto a una ferita da taglio sulla fronte per una caduta dalla bicicletta. Anche lui non era vaccinato.

La vicenda di Torino ripropone dunque il tema della scelta dei vaccini. "L'unica cosa che si può fare - affermano gli esperti - è proteggersi da questa malattia particolarmente grave. Anche i genitori più diffidenti di solito accettano l'antitetanica. Chi decide di non vaccinare il proprio figlio lo espone a un rischio molto serio".

L'ospedale, a cui i genitori della bambina si sono rivolti nel pomeriggio di sabato, ha inviato una segnalazione al ministero subito dopo il ricovero. Ed anche l'Asl di competenza effettuerà gli accertamenti del caso.

L'epidemologo: " L'antitetanica è obbligatoria dal 1963" - "L'antitetanica è obbligatoria dal 1963 e ha l'obbligatorietà più vecchia d'Italia. Il tetano non è contagioso, ma è ineliminabile: l'unica cosa che si può fare è proteggersi da questa malattia particolarmente grave. Chi decide di non vaccinare il proprio figlio, lo espone a un rischio molto serio". Vittorio De Micheli, epidemiologo della Regione Piemonte, commenta così il sospetto caso di tetano. "Nei prossimi giorni, con l'esito degli esami, si saprà qualcosa in più - continua De Micheli - ma se si trattasse di tetano sarebbe un caso raro, soprattutto per un bambino così piccolo. Anche i genitori più diffidenti accettano l'antitetanica".