Legge elettorale, i collegi uninominali in Senato salgono da 102 a 109

In caso di pareggio tra due candidati, vince il più giovane. Salgono a 5 le multicandidature nei collegi uninominali

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I collegi uninominali del Senato saranno 109 anziché i 102 previsti dal testo originario del Rosatellum 2.0. La commissione Affari costituzionali della Camera ha infatti approvato un emendamento presentato in merito da Marco Di Maio del Partito democratico.

Un altro emendamento, presentato dal relatore Emanuele Fiano e approvato dalla Commissione, prevede che nel caso in cui due candidati in un collegio uninominale ottengano lo stesso numero dei voti "è eletto il più giovane d'età". Sul tema si e' sviluppato un dibattito, perché Francesco Paolo Sisto (Fi) proponeva che fosse eletto il più anziano. Fiano ha sottolineato che si tratta di una "norma di chiusura residuale", ma che comunque potrebbe favorire la presentazione di candidati giovani.

Salgono poi a 5 le multicandidature che il Rosatellum 2.0 fissava originariamente a 3. Alle critiche di Mdp e M5s, il Pd replica osservando che l'attuale normativa ne prevede 10 e che quindi si tratterebbe di un dimezzamento. L'emendamento approvato in Commissione prevede che ci si potrà candidare in un collegio uninominale e in 5 plurinominali (in un listino proporzionale). In caso di elezione in questi collegi si dovrà optare per quello in cui la propria lista ha ottenuto meno voti.

Ap ha invece ritirato i due emendamenti al Rosatellum 2.0 che intervenivano sulla soglia del Senato, dopo che il relatore Emanuele Fiano aveva dato parere negativo.