L'Onu: la fame nel mondo cresce, colpito l'11% della popolazione

Dopo 10 anni di costante declino, torna a crescere la fame nel mondo. A causare l'inversione di tendenza sono i conflitti e i disastri climatici

-afp

Nel 2016 la fame ha colpito 815 milioni di persone. Questo significa che l'11% della popolazione globale vive in una condizione di povertà estrema e non riesce a permettersi i beni di prima necessità come acqua e cibo. Il dato emerge dal rapporto "The State of Food Security and Nutrition in the World 2017" a cura delle agenzie dell'Onu Fao, Ifad e Wfp. Lo studio rileva che i 38 milioni di affamati in più rispetto al 2015 "si devono in gran parte alla proliferazione di conflitti violenti e agli shock climatici".

Il trend negativo si registra in particolar modo nell' Africa subsahariana, nel Sud-est asiatico e nell' Asia occidentale. Secondo il rapporto dell'Onu a causare l'aumento della fame nel mondo è soprattutto la proliferazione dei conflitti, infatti è decisamente peggiorata la situazione nelle zone di guerra. Tra le cause anche gli eventi climatici disastrosi che hanno afflitto il nostro pianeta negli ultimi anni.

Sembra allontanarsi l'obiettivo fissato nell'Agenda per lo Sviluppo sostenibile firmato nel 2015 dai paesi dell'Onu: un mondo senza fame e malnutrizione entro il 2030. Al giorno d'oggi infatti ancora 155 milioni di bambini sotto i cinque anni sono sottosviluppati. Mentre un terzo delle donne in età fertile soffre di anemia, di conseguenza ciò mette a rischio la salute e la nutrizione di molti bambini.

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Le reazioni "Questa situazione è il frutto di un vergognoso fallimento dei leader e delle istituzioni internazionali - dichiara   Winnie Byanyima, direttore esecutivo di Oxfam International - Il terreno che avevamo faticosamente conquistato in anni di lotta alla fame si può perdere facilmente: oggi ne abbiamo la prova. Centinaia di milioni di persone al mondo soffrono la fame, mentre una manciata di multimiliardari continuano ad accumulare più ricchezza di tutti noi messi insieme. E' il paradosso inquietante di fronte al quale siamo".

Durante lo scorso G7 l'Italia si era impegnata nelle lotta alla fame del mondo e ambiva a lanciare una nuova iniziativa per promuovere la sicurezza alimentare in Africa Sub-Sahariana. In riferimento a questo il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri, afferma: "E' giunto il momento che l`Italia tenga fede all`ambizioso progetto stanziando subito le risorse preventivate, già a partire dalla prossima legge di Bilancio in arrivo alle Camere tra circa un mese. Oggi più che mai è imperativo dirigere fondi aggiuntivi di aiuto pubblico allo sviluppo su investimenti di lungo periodo nell`agricoltura di piccola scala dei paesi più poveri. Bisogna ripartire da qui e agire in fretta".