Firenze, il racconto delle ragazze che accusano di stupro i carabinieri: "Aggredite sulle scale e in ascensore"
La denuncia: "Arriviamo a casa, i militari parcheggiano l'auto e si offrono di accompagnarci sino al piano". Il legale delle vittime: "Nessuna polizza anti-stupro"
"Sono gentili, ci accompagnano a casa". Inizia così il racconto che le due studentesse americane che accusano di stupro due carabinieri consegnano agli agenti della questura di Firenze. Ripercorrono, anche con l'aiuto degli psicologi, quando è accaduto alle 2.30 all'uscita della discoteca. A riportare le loro parole è Il Corriere della Sera. "Arriviamo a casa - proseguono - e i carabinieri parcheggiano l'auto e si offrono di accompagnarci al piano". Poi la loro sorte si divide: una entra in ascensore e lì, come denuncia, viene violentata; l'altra per le scale subisce l'abuso. Su scale e in ascensore restano le tracce biologiche, mentre la gazzella risulta in sosta per 23 minuti. E il legale delle giovani precisa: "Non hanno polizze anti-stupro".
Il legale delle studentesse: "Nessuna polizza anti-stupro" "Nessuna delle due ragazze americane" che hanno denunciato di aver subito violenza sessuale da due carabinieri a Firenze "ha stipulato una polizza anti-stupro". Lo ha precisato l'avvocato Gabriele Zanobini, che difende una delle due giovani statunitensi a proposito di alcune notizie di stampa. "Le ragazze - ha spiegato il legale - non hanno nessuna assicurazione anti-stupro, ma soltanto una generica assicurazione che di prassi le università americane stipulano per i loro studenti che si recano all'estero". "E' una polizza che riguarda il furto e le rapine e altri tipi di danni, ma loro neppure erano a conoscenza di questa cosa. Non lo sapevano proprio", ha precisato.