Nordcorea, colloquio Trump-Abe: Stati Uniti pronti a utilizzare l'atomica contro Kim Jong-un

I leader del G7 fanno appello all'Onu per misure più forti contro Pyongyang. Russia e Cina: "Proseguire con la via diplomatica". Seul: "Segnali di preparativi di un nuovo lancio di missile"

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Gli Stati Uniti sono pronti ad utilizzare il loro dispositivo nucleare nel caso in cui la Nord Corea continui a minacciarli o a minacciare i loro alleati. Dopo l'ultimo test nucleare di Pyongyang, il presidente Donald Trump ha parlato al telefono con il premier giapponese Shinzo Abe: "I due leader hanno confermato l'indissolubile legame reciproco in materia di difesa". E il G7, condannando il nuovo test nucleare, chiede all'Onu misure più forti.

Leader G7: "Nord Corea abbandoni subito i test nucleari" - I leader del G7 condannano "nei termini più forti possibili il nuovo test nucleare condotto dalla Corea del Nord" con comportamento "irresponsabile". E' scritto in una dichiarazione che porta la firma di Paolo Gentiloni, Justin Trudeau, Emmanuel Macron, Angela Merkel, Shinzo Abe, Theresa May, Donald Trump, Jean-Claude Juncker, Donald Tusk. "La Corea del Nord - si legge - deve immediatamente abbandonare tutti i programmi nucleari e i programmi di missili balistici in una maniera che sia completa, verificabile e irreversibile".

"L'Onu decida misure più forti" - "Siamo pronti a rafforzare ancora le misure che puntano a raggiungere" l'obiettivo di fermare i test nucleari della Corea del Nord e "richiamiamo con forza il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ad assumersi le sue responsabilità e lavorare per l'adozione di una nuova ed efficace risoluzione che includa misure più forti", si legge poi nel comunicato di condanna dei test nucleari della Corea del Nord, diffuso dalla presidenza di turno italiana e firmato dai leader del G7.

Stati Uniti pronti ad usare il nucleare - "Il presidente Trump ha ribadito l'impegno degli Stati Uniti a difendere la nostra Patria, i nostri territori e i nostri alleati, utilizzando la gamma completa delle capacità diplomatiche, convenzionali e nucleari di cui disponiamo". Lo si legge in una nota della Casa Bianca. Poche ore prima gli Usa, nella persona del segretario alla Difesa Jim Mattis, hanno avvertito Pyongyang che potranno scatenare "una massiccia risposta militare" se la Corea del Nord dovesse minacciare il loro territorio o quello dei loro alleati.

Seul: segnali di preparativi lancio missile - La Corea del Sud ha registrato "segnali" relativi alla preparazione di un nuovo lancio di missile balistico da parte della Corea del Nord. Lo riporta l'agenzia Yonhap.

Manovre militari della Corea del Sud con missili balistici - La Corea del Sud ha condotto manovre militari con missili balistici in risposta al test nucleare della Corea del Nord. Lo riporta l'agenzia ufficiale sudcoreana, Yonhap. L'esercito ha svolto esercitazioni con munizioni reali, simulando un attacco sul poligono di tiro nucleare nordcoreano, colpendo "obiettivi scelti nel Mar del Giappone", ha scritto Yonhap citando lo stato maggiore interforze sudcoreano.

"Le manovre sono state compiute in risposta al sesto test nucleare del Nord (...) e hanno implicato il missile balistico sudcoreano Hyunmoo oltre ai caccia F-15K". L'esercito sudcoreano ha precisato che i bersagli scelti erano a una distanza equivalente a quella del poligono di tiro nucleare nordcoreano di Punggye-ri, nel Nord-Est del Paese.

Putin e Xi: prevenire il caos sulla penisola coreana - Il presidente russo Vladimir Putin e la sua controparte cinese, Xi Jinping, hanno convenuto che è importante prevenire il caos nella penisola coreana e hanno chiesto una soluzione diplomatica alla crisi, dopo le notizie dell'ultimo test nucleare condotto da Pyongyang. "I due leader hanno accettato di attenersi all'obiettivo della denuclearizzazione sulla penisola coreana e di mantenere una comunicazione e un coordinamento ravvicinato per affrontare la nuova situazione", ha riferito l'agenzia di stampa cinese Xinhua. I presidenti si sono incontrati nella città cinese del sud-est, Xiamen per il nono vertice BRICS.