Cernobbio, Di Maio: "Non siamo populisti, vogliamo governare il Paese senza estremismi"

"L'Italia merita di correre, con meno vincoli e meno tasse", ha invece affermato il leader della Lega Matteo Salvini

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"Io porto a questo tavolo l'idea di governo del M5S, fondata sulla innovazione tecnologica". Lo ha detto a Cernobbio il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. "Noi vogliamo una Italia smart nation, che investa nelle nuove tecnologie sia nel pubblico sia nel privato. Quindi che cominci a creare lavoro e valore", ha aggiunto. Il leader della Lega, Matteo Salvini, Al Forum Ambrosetti ha invece chiesto al governo "meno vincoli e meno tasse".

Di Maio: l'M5s non vuole uscire dall'Europa - Il Movimento 5 stelle non vuole uscire dall'Unione Europea, e considera il referendum sull'uscita dell'euro una "extrema ratio" per avere più potere nel contrattare alcuni trattati come il fiscal compact. "Sulla politica monetaria - ha detto il vicepresidente della Camera - noi abbiamo avuto il merito di scatenare il dibattito e a questo è servito il tema che abbiamo posto del referendum sull'euro come peso contrattuale, come estrema ratio e via di uscita nel caso in cui i paesi del Mediterraneo non dovessero essere ascoltati, ma noi non siamo contro l'Ue".

"Noi - ha aggiunto Di Maio - vogliamo restare nell'Ue e discutere alcune delle regole che stanno soffocando e danneggiando la nostra economia. Anche i soldi che diamo al bilancio dell'Ue ogni anno devono essere uno dei temi da sottoporre alle altre nazioni".

"Rinneghiamo il populismo, vogliamo governare senza estremismi" - Di Maio ha quindi rivendicato il fatto che il Movimento 5 Stelle ha "sempre rinnegato il populismo perché siamo una forza politica che in questi anni si è sempre distinta per le proposte e per i temi". Il vicepresidente della Camera ha spiegato che "in questi anni è stato detto molto sul M5s, ma alcune posizioni sono state anche strumentalizzate ed esasperate. Non vogliamo un'Italia populista, estremista o anti europeista, il nostro obiettivo è creare e non distruggere. Vogliamo un Paese in cui creare un'impresa deve essere semplice come creare un sito internet. Un Paese che deve avere una visione di medio e lungo termine e per farlo deve servirsi delle migliori energie e intelligenze di questo Paese".

Alla base di questo, c'è "un concetto alto di politica. Io credo molto nel primato della politica, nella sua capacità di poter essere al servizio dei cittadini, di poter dialogare con i portatori di interesse, con gli operatori del settore. E' arrivato il momento dir regolamentare il rapporto tra i portatori di interesse e la politica, ispirando questo rapporto alla trasparenza e alla partecipazione". "E' stato detto in questi anni che siamo contro le imprese e il giusto profitto - ha proseguito - ma non c'è nulla di più sbagliato. Vogliamo tutelare in questo paese chi crea valore e per farlo dobbiamo prima di tutto fare la guerra agli sprechi della spesa pubblica e ai privilegi".

Per quanto riguarda la politica italiana, l'esponente M5s si è detto "molto scettico sulla possibilità di fare una nuova legge elettorale". E se i cinque stelle dovessero "arrivare primi alle prossime elezioni chiederemo il mandato al Presidente della Repubblica e chiederemo a tutte le forze politiche di darci fiducia per realizzare questa idea del Paese".

Salvini: una follia lo Ius Soli - Salvini ha invece raccontato di aver "incontrato gli imprenditori, e ho ricordato loro che quello che diceva la Lega, passato per populismo, oggi è realtá. La direttiva sulle banche era sbagliata, l'austeritá imposta dall'Europa era sbagliata, l'immigrazione si poteva fermare. Ho dato appuntamento all'anno prossimo con la Lega al governo ed i primi risultati". Per il leader leghista "lo Ius Soli è una follia. Oggi ho dimostrato numeri alla mano che l'Italia è il Paese europeo che concede più cittadinanze. Non dobbiamo diventare la sala parto dell'Europa".

Ancora in tema di immigrazione, secondo Salvini "è difficile credere ad Alfano. Credo più al mago Merlino che ad Alfano su questo tema. Prendo atto che come dicevamo noi bloccando le Ong si bloccano i flussi, bloccando le partenze si fermano i morti. Volere è potere, bloccare l'immigrazione clandestina si può".

In materia di accordi elettorali, Salvini dice di vedere "un'alleanza di centrodestra, quella di Genova, di Verona di Monza, Piacenza e Sesto San Giovanni senza recuperare coloro che hanno tradito una volta". E per la legge elettorale "sono pronto domani mattina a dare i voti della Lega in parlamento per una legge elettorale chiara e maggioritaria: domenica si vota, domenica sera si sa chi ha vinto. I tifosi del proporzionale sono i tifosi del caos, sono i tifosi del porto a casa più parlamentari possibili poi decido da che parte mettermi. Secondo me e' poco serio. Vorrei dire agli italiani la sera prima da che parte vado in Parlamento".