Via libera dal governo alla missione navale Italia in Libia
"Abbiamo risposto a una richiesta di supporto della guardia costiera libica ". ha spiegato Paolo Gentiloni, sottolineando che si tratta di un "primo passo per stabilizzazione del Paese"
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sull'invio di navi italiane in Libia. E' quanto si apprende da fonti di governo. I termini dell'operazione, secondo quanto annunciato giovedì dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, saranno illustrati martedì in Parlamento alle commissioni parlamentari competenti.
Gentiloni: "Passo avanti per stabilizzazione Libia" - La missione italiana va considerata come un "passo in avanti nel contributo italiano alla capacità delle autorità libiche di condurre la loro iniziativa contro gli scafisti e di rafforzare la loro capacità di controllo delle frontiere e del territorio nazionale", ha commentato il premier Paolo Gentiloni, sottolineando come questo sia "un pezzo di percorso della stabilizzazione della Libia a cui l'Italia sente il dovere di partecipare".
Gentiloni: "No grande invio di flotte, abbiamo risposto a una richiesta della Libia" - Gentiloni ha quindi spiegato che l'invio di navi "può dare un contributo significativo a rafforzare la sovranità libica, non è iniziativa contro la sovranità libica. Sarebbe non rispecchiare la sostanza della decisione del governo presentarla come un enorme invio di grandi flotte e squadriglie aerei. È una richiesta a cui abbiamo aderito di supporto alla guardia costiera libica".
Gentiloni: "Mi auguro ampio consenso in Parlamento" - "Mi auguro - ha quindi concluso il premier - che il Parlamento possa dare il via libera con il consenso più largo" alla missione di supporto alla guardia costiera libica. Gentiloni ha quindi sottolineato che questo è un "passaggio rilevante" per la stabilizzazione del Paese nordafricano, che è e resta una "priorità per l'Italia". Una stabilizzazione che, aggiunge, "è un percorso accidentato e non un'autostrada in discesa".