In Trentino uomo ferito da un orso, è polemica: "Basta invasione"

L'aggredito non è in gravi condizioni, ma il caso riaccende i riflettori sull'opportunità di rivedere la convivenza tra umani e plantigradi nel progetto Life Ursus

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Un uomo è rimasto ferito da un orso in Trentino, nella zona dei laghi di Lamar. Lo riferisce l'amministrazione provinciale: l'episodio è accaduto intorno alle 19 mentre l'uomo, un trentino di Cadine, stava passeggiando nel bosco con il cane. Dopo l'attacco, la vittima è stata trasportata con un elicottero al pronto soccorso di Trento e medicato. Le sue condizioni non risultano gravi. L'ennesima aggressione ha riacceso la polemica sulla reintroduzione dei plantigradi sulle Alpi con il progetto Life Ursus. "Basta invasione, piazza pulita", chiede il consigliere provinciale trentino della Civica Claudio Civettini, al quale fa eco il collega di Forza Italia Giacomo Bezzi: "Consiglio straordinario immediato sulle azioni da intraprendere".

L'incidente L'uomo ferito dall'orso stava facendo una passeggiata nel bosco con il suo cane. Davanti al plantigrado ha dapprima cercato di difendersi, riportando ferite a un braccio e a una gamba, e successivamente, approfittando del momento di distrazione che il cane ha provocato, si è gettato in un dirupo. Il ferito è ricoverato all'ospedale Santa Chiara di Trento e l'amministrazione provinciale riferisce che le sue condizioni non sono preoccupanti. Sull'accaduto indaga l'unità cinofila dei Forestali, che si è recata immediatamente sul luogo dell'aggressione per i primi accertamenti. Stando alle prime informazioni, protagonista dell'attacco sarebbe Kj2, già autore nel giugno del 2015 di un'aggressione a Cadine.

Ordinanza di cattura per Kj2 "L'orso che ha ferito l'uomo nei pressi di Terlago sembrerebbe essere Kj2, già protagonista nel giugno del 2015 dell'aggressione a Cadine. Oggi è ancora in libertà, con 'addosso' un'ordinanza di cattura", afferma il consigliere provinciale trentino e segretario della Lega Nord Maurizio Fugatti. "La cosa paradossale - continua - è quella che Kj2, se le informazioni saranno confermate, sarebbe stata catturata nell'ottobre 2015, ma sarebbe stata poi rilasciata con il radiocollare in attesa degli esiti del Dna. Da quel momento poi non sarebbe stata più catturata. In pratica un orso che ha aggredito una persona, sarebbe stato lasciato volontariamente 'a piede libero', per non essere poi più ricatturato dai forestali della Provincia. E successivamente, lo stesso orso, se confermato, avrebbe di nuovo aggredito una persona". "Fortunatamente il ferito - prosegue - non è in gravi condizioni, ma se si trattasse di Kj2, viste le responsabilità della Provincia nella gestione dell'orso e le palesi inefficienze dimostrate, per il presidente Rossi e per l'assessore Dallapiccola riteniamo che debba scattare l'accusa di responsabilità diretta. Ed è andata loro bene che non ci è scappato il morto". " Se non si trattasse di Kj2, poco cambierebbe - sostiene il leghista - perché Rossi e Dallapiccola hanno inspiegabilmente rilasciato un orso pericoloso e poi non sono più stati in grado di ricatturarlo. A rimetterci in tutto questo è l'immagine del Trentino, tornato oggi ai negativi clamori nazionali per il progetto Life Ursus tanto decantato fino a qualche mese fa da tutto il centrosinistra trentino".

La polemica politica "Ennesima aggressione dell'orso in Trentino - sottolinea il consigliere provinciale trentino della Civica, Claudio Civettini.  - La notizia appare di una gravità estrema. Di fronte a questo fatto crediamo sia opportuno che vengano presi immediati provvedimenti per fare piazza pulita da questa invasione". "La situazione è sfuggita letteralmente di mano - continua - e questo evento dovrebbe portare alla definitiva presa di responsabilità politica da parte di coloro che non riescono più a gestire il progetto Life Ursus. Le azioni politiche fino ad oggi realizzate sono letteralmente fallite".

"Gli attacchi si susseguono ormai in maniera ravvicinata e non bastano le regole comportamentali che la Provincia diffonde per una convivenza fra uomo e orso", interviene il consigliere provinciale trentino di Forza Italia Giacomo Bezzi. "Forza Italia - prosegue - chiede che venga convocato un Consiglio straordinario immediato, nel quale il presidente Rossi relazioni sull'argomento e sulle azioni che intende intraprendere". "L'episodio - sostiene Bezzi - non è che l'ennesimo segnale che la convivenza è complessa e dimostra come il progetto di reintroduzione dell'orso in Trentino vada rivisto, come richiesto ormai da diverso tempo. Gli animali vanno rispettati ma prima va garantita l'incolumità della persona".