Maratea: piccole e grandi spiagge da sogno

Tuffi nel mare cristallino della Basilicata tirrenica: le località più belle per gli appassionati di onde e tintarella

Quella trentina di chilometri di costa di fronte al borgo di Maratea non ci farà pentire di aver rinunciato a voli intercontinentali per trovare acque cristalline e calette affascinanti dove trascorrere vacanze da sogno al mare. Apprestiamoci dunque a vedere tutte o quasi le spiagge della Basilicata tirrenica, da quelle ai piedi delle spettacolari falesie di Acquafredda a quelle permeate di calma immobile alla Secca di Castrocucco.

Si arriva a Maratea in auto o in treno. Per abbracciare con lo sguardo tutta la costa di Maratea bisogna salire alla parte più alta, Maratia Superior, dove si trova il Castello (si tratta di case fortificate) e a poca distanza il Santuario di San Biagio e la nota imponente statua del Cristo Redentore. Dal belvedere del Redentore il panorama sul mare è superbo. Per raggiungere il porticciolo (a un paio di chilometri) il nostro viaggiatore attraversa il borgo medievale di Maratea, che l’alta concentrazione di chiese, cappelle e monasteri rende “la città delle 44 chiese”.

Nella zona di Acquafredda si trova la spiaggia di Porticello: si tratta di un antico approdo al riparo dalle correnti marine. In questa baia affiora una polla di acqua dolce fredda (da cui il nome della frazione) proveniente da una falda sottomarina. Poco sopra la spiaggia si incontra l’ingresso della grotta del Dragone, un sorprendente complesso di cunicoli e cavità che si estende per circa 2 chilometri e 400 metri nella roccia calcarea.
Fra le spiagge più agevoli per il nostro viaggiatore ci sono invece l’Anginarra e la Luppa, ampie, sabbiose e contigue, separate da una scogliera piatta. La Luppa si estende fino alla piattaforma rocciosa di punta San Pietro, in prossimità di Villa Nitti, storica residenza dello statista Francesco Saverio Nitti. Proprio sotto la Villa, ritagliata nella scogliera si trova una piccolissima insenatura di sabbia e ciottoli raggiungibile con una lunga scalinata: è la spiaggia di Grotta della Scala.

Poi con l’ausilio di una barca il nostro viaggiatore approda alla spiaggia d’ I Vranne, altrimenti impraticabile via terra: sabbia fine e scura posta sotto una parete di falesia della costa. La punta meridionale della cala si apre verso il mare nascondendo la Grotta di Giorgio, incantevole, dove nuotano, in beata tranquillità, grossi pesci di scoglio come cernie, murene e polpi. L’acqua è cristallina e la spiaggia appare come un paradiso per pochi frequentatori. Proseguendo in barca si può far sosta nelle baie di Pietra Caduta e di Marizza, poi nella spiaggia Rena d’a Carruba (insenatura rocciosa caratteristica) e di Rena del Nastro, una grande distesa di sabbia a cui si accede anche via terra attraverso un breve sentiero, così chiamata per il nastro trasportatore che a fine Ottocento portava via il pietrame derivante dallo scavo di una galleria ferroviaria.

Per i nostalgici e i sognatori ci starebbe bene un’esperienza a bordo di un veliero che galleggia su un mare turchese davanti alla costa, con tanto di finger food della tradizione gastronomica lucana: ad organizzarlo è l’Hotel Villa Cheta di Acquafredda, splendida villa liberty affacciata sul golfo, in posizione perfetta per un soggiorno nel Golfo di Policastro (www.villacheta.it). I massaggi - con oli essenziali di Maratia - qui si fanno anche open air, in serata, in rilassata contemplazione delle scintille non solo della volta stellata, ma anche delle lucciole, così rare da vedere in città.
Nella zona di Fiumicello si trova una delle più grandi e belle spiagge della costa di Maratea, che si estende tra la punta dell’Ogliastro, su cui si aprono le grotte di Fiumicello, sede di insediamenti paleolitici, e la franata di ciottoli di ‘ Mpedi i Canni, nei pressi della torre Santavenere.
Fra le spiagge più conosciute di Maratea c’è Cala Jannita di sabbia nera, che si trova a Marina di Maratea, proprio di fronte all’isolotto di Santo Janni; vi si accede tramite un bel sentiero che attraversa la fitta macchia mediterranea. Da qui si può raggiungere a nuoto la grotta della Sciabella che ospita al suo interno una piccola spiaggia.

Cala Vecchia è invece una spiaggia sabbiosa che si trova sul versante Sud del promontorio di Ilicini, dai fasti antichi: secondo gli archeologi questo tratto di costa era utilizzato come approdo dai marinai dell’antica Roma. Del resto sull’isola di Santo Janni sono stati ritrovati resti di vasche per la produzione del Garum, una salsa a base di pesce amata dagli antichi romani.
Protetta da una folta e profumata macchia mediterranea è la spiaggia di Cala Grande, o spiaggia del Macarro, tra le più belle e frequentate di Maratea, insieme alla spiaggia di Santa Teresa, o cala di don Carlo, impreziosita da piccole grotte terrestri sul lato settentrionale e dal caratteristico scoglio del Falchetto, in cima al quale sono soliti nidificare i falchi pellegrini; invece la spiaggia d’a Scala è incastonata tra magnifiche formazioni di roccia calcareo-dolomitica bianca. Sul fianco settentrionale della spiaggia si apre una piccola grotta, all’interno della quale si apprezzano variopinti riflessi di luce sulla sua volta.

Non distanti si trovano due calette raggiungibili soltanto via mare: l’Abissu, un accenno di spiaggia posta in un’insenatura rocciosa a strapiombo sul mare e Valle d’Acqua, una piccola spiaggia nella baia tra punta Judia e l punta Caina, dove si erge l’omonima torre cinquecentesca. Meravigliosa la spiaggia della Secca di Castrocucco: dominata dai ruderi del Castello di Castrocucco, antica fortezza medievale, è protetta dalle correnti marine dalla scogliera e da ‘u Tuppu, un isolotto ricoperto da piante di ginestra. A ridosso della spiaggia si trovano il Palazzo Baronale dei nobili Labanchi e la cappella dedicata a San Gerardo. Un’altra lunga distesa sabbiosa molto frequentata è quella della spiaggia D’a Gnola, proprio sul confine con la Calabria. Ulteriori informazioni su www.comune.maratea.pz.it