Migranti, Di Maio: "Chiarezza su Ong" | Saviano: "Cerca voti di chi li vuole in fondo al mare"

In attesa che le procure siciliane facciano chiarezza sui presunti rapporti tra Ong e scafisti, si accende la polemica tra il deputato M5s e lo scrittore napoletano

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"Le Ong sono accusate di un fatto gravissimo, sia dai rapporti Frontex che dalla magistratura, di essere in combutta con i trafficanti di uomini, con gli scafisti, e addirittura, in un caso e in un rapporto, di aver trasportato criminali": questo il commento di Luigi Di Maio (M5s) ai presunti rapporti tra Organizzazioni umanitarie e carrette del mare.

"Vogliamo vederci chiaro, sapere chi le finanzia - ha proseguito il vice presidente della Camera - a chi dice che in questo momento è inopportuno attaccarle, a Saviano e agli altri, dico che fanno parte di quella schiera di ipocriti che ha sempre finto di non vedere il business dell'immigrazione".

"Le Ong, che Saviano difende senza sapere neppure di cosa parla, stanno causando più confusione e più morti in mare e non hanno ridotto il numero di morti in mare", ha concluso Di Maio e, citando le parole del procuratore di Catania ha ricordato che "le Ong lavorano spesso in prossimità del territorio e delle coste libiche. Abbiamo calcolato che negli ultimi quattro mesi del 2016 il 30% dei salvataggi con approdi a Catania è stato effettuato da quelle organizzazioni; nei primi mesi del 2017 quella percentuale è salita ad almeno il 50%. E accanto a questo dato emerge che il numero dei morti non è diminuito. Registriamo un dato che ci desta preoccupazione: il numero di morti in mare nel 2016 ammonta a 5000; nel triennio 2013-2015 le vittime di cui si è occupata la Procura di Catania sono state 2000: il che mi fa ritenere che la presenza di queste organizzazioni, a prescindere dagli intenti per cui operano, non ha attenuato il numero delle tragedie in mare".

Lo scrittore di "Gomorra" aveva scritto su Twitter: "Di Maio mi accosta a Mafia Capitale per i voti di chi i migranti li vorrebbe in fondo al mare. Come nel Cile di Pinochet... o era Venezuela?", alludendo alla ormai passata gaffe dell'esponente pentastellato che aveva collocato il regime del generale in Venezuela invece che in Cile.

Nel frattempo è intervenuto anche uno dei diretti interessati. Il direttore generale di Amnesty International, Gianni Rufini, si è così inserito nel botta e risposta tra Di Maio e Saviano: In questo momento e ormai da tempo le Ong stanno salvando vite in mare; e a chi parla di accordi per il trasporto di criminali o a intese sottobanco con scafisti o con associazioni criminali chiedo di portare le prove. In quel caso noi siamo pronti a prendere le distanze, ma sono pronto anche a mettere la mano sul fuoco, anche perché le conosco da anni, su organizzazioni come Msf, Moas, Save Children o Sos Mediterranee".