L'irresistibile profumo dell'Isola Madre
Riaperta al pubblico, esibisce i suoi deliziosi giardini, regno incontrastato di Daphne e magnolie
E' stata riaperta alle visite l'Isola Madre, il gioiello verde dei Principi Borromeo sul Lago Maggiore. Ad attendere i visitatori saranno i colori ed i profumi delle fioriture di due nuove meraviglie verdi, che si sono aggiunte alle presenze consuete di stagione, ovvero alle Camelie e ai Rododendri che animano con i loro colori i giardini sia dell'Isola Madre che dell'Isola Bella. L'Isola Madre resta aperta tutti i giorni fino al 22 Ottobre dalle 9.00 alle 17.30.
Anticamente chiamata Isola di San Vittore per la presenza di una cappella dedicata al Santo, è stata probabilmente la prima ad essere abitata. I primi lavori di trasformazione in luogo di residenza privata, furono realizzati dal Conte Lancillotto Borromeo agli inizi del secolo XVI. L'Isola vive negli ultimi decenni del '500 un periodo di vivace attività edificatoria con Renato I Borromeo (allora ribattezzata Renata), ad opera di importanti architetti quali Pellegrino Tibaldi, il Crivelli e Filippo Cagnola.
Il regno delle Daphne - Alla fine del secolo XVIII il luogo aveva assunto l'aspetto che sostanzialmente conserva ancora oggi. L'ultima grande opera architettonica intrapresa fu la Cappella di famiglia, voluta a partire dal 1858 da Vitaliano IX ad opera dell'architetto Defendente Vannini. E oggi Gianfranco Giustina, responsabile dei giardini delle isole, ha voluto profumare la primavera dell’isola effettuando una piantumazione massiccia di una Daphne assolutamente particolare. Si tratta della Daphne bholua 'Peter Smithers', frutto della personale selezione di Sir Peter Smithers, il diplomatico inglese che amava la natura e il giardinaggio e che sul Lago aveva creato uno dei più interessanti giardini.
Un delizioso profumo che avvolge l’isola - Alcuni anni fa, Sir Peter ha consegnato a Giustina un esemplare della sua creatura, che si è perfettamente acclimata sull’Isola. Da quel primo esemplare Giustina ne ha tratti molti altri, scegliendo di inserirli nel modo più naturale possibile, a creare macchie profumate tra gli alberi del bosco ed i grandi rododendri. Oggi l’Isola Madre ha una presenza di “Peter Smithers” che non ha eguali in Italia, con esemplari che raggiungo anche i tre metri d’altezza. In queste settimane di fioritura, il profumo che emanano è così intenso che lo si avverte anche al solo avvicinarsi all’Isola.
Magnolie da collezione - Offre vere emozioni, per bellezza ed eleganza, la Collezione di Magnolie, anch’essa presentata per la prima volta quest’anno. Tra le decine di varietà che i visitatori potranno ammirare, Giustina ne segnala tre, tutte Albe, ovvero bianche. Innanzitutto la Denudata, dai candidi petali a forma di coppa, pianta simbolo del Tibet. Dalla zona himalaiana deriva anche la Campbellii Alba, dai grossi petali rivolti all’ingiù, la cui fioritura è paragonata ad un volo di gabbiani, specie che nei territori d’origine è in via di estinzione. Infine la raffinatissima Leda, i cui petali ondulati sono “candidissimi”. Tre meraviglie da ammirare, dal 24 marzo, all’Isola Madre.
Per maggiori informazioni: www.isoleborromee.it