Marche: "Infinito" viaggio nella bellezza
Una regione straordinaria, forse meno conosciuta delle più famose vicine. Con mille tesori da ammirare
Rocche, castelli e borghi medievali arrampicati sulle colline marchigiane, teatro di storie d’amore antiche che risvegliano passioni e sensi: ecco le Marche romantiche, una regione che si riscopre attraverso la letteratura e la storia.
Nel territorio che oggi corrisponde alla provincia di
Pesaro e Urbino furono i
Malatesta ad accogliere per primi nuove soluzioni difensive, avvalendosi per la Rocca di Fano dei consigli di
Filippo Brunelleschi e dell’esperienza di Matteo Nuti. Furono seguiti dalla signoria degli Sforza con il
Castello di Gradara: tra mito, storia e leggenda.
Il mito di Paolo e Francesca - Posto sulla sommità di un colle tra la Romagna e le Marche,
Gradara (PU) è uno dei borghi più belli d’Italia che conserva intatto il suo fascino storico-artistico ed è meta di migliaia di turisti che possono visitare gli ambienti dove si è consumato lo sfortunato amore di
Paolo e Francesca, raccontato da
Dante Alighieri nel V Canto dell’Inferno della Divina Commedia. Non solo
Urbino, Pesaro o Fabriano, quindi, oppure il colle recanatese in cui
Leopardi compose
L’infinito, ma una miriade di località che rappresentano al meglio la Bellezza della Penisola.
Fortezze imponenti - Tra gli edifici fortificati le più imponenti sono la
Rocca di Sassocorvaro che oggi ospita il Museo “L’Arca dell’Arte” nato per ricordare il salvataggio di migliaia di opere d’arte durante il secondo conflitto mondiale ad opera di Pasquale Rotondi; la Rocca di Monte Cerignone che oggi può essere affittata per grandi cerimonie, la
Rocca di Fossombrone, è situata nella parte più alta della città in posizione strategica;
la Rocca e Torrione a Cagli, presentata per prima nei Trattati da Francesco di Giorgio Martini e divenuta uno degli esempi più significativi della vasta serie di edifici militari progettati dall’architetto nelle Marche. Infine, merita di essere citata la Rocca di Frontone, che nel passato è stata contesa da principi e da guerrieri per il dominio delle contrade circostanti ed è oggi uno dei più chiari esempi di architettura militare dell’XI secolo.
Le rocche di Senigallia - Scendendo verso la costa, si incontra la
Rocca Roveresca di Senigallia (AN), situata in un luogo di considerevole importanza strategica, è un esempio di costruzione a scopo militare del Rinascimento, anche se sul luogo esisteva un forte già in epoca romana. Nel 1350 il cardinale Egidio Albornoz completò un piccolo forte inglobando una preesistente torre, espanso poi da Sigismondo Pandolfo Malatesta nel 1450. La rocca come è oggi venne edificata da Baccio Pontelli con l'influenza di Luciano Laurana nel 1480, per ordine di Giovanni Della Rovere. Proprio Senigallia , apre la strada alla scoperta delle rocche e castelli della provincia di Ancona.
Il cuore medievale - L’elenco delle bellezze marchigiane sarebbe infinito. Ricordiamo che tutti i comuni disposti a raggiera nei dintorni di
Macerata meritano una visita, tra queste
San Severino Marche (MC), che possiede un nucleo medievale nel cuore alto della città contraddistinto da due alte torri, e Tolentino (MC), dove a poca distanza si erge maestoso il
Castello della Rancia, che ospita il
Museo Civico Archeologico Aristide Gentiloni Silverj e mostre temporanee. Sempre in zona di Macerata, conosciuta è la Rocca di Urbisaglia, una fortificazione militare dell'inizio del Cinquecento, costruita inglobando resti di precedenti strutture medievali. Nella vicina zona di Treia, le sette porte cittadine e le torri sono ancora ben visibili, assieme ai tre castelli sorti inizialmente sui tre picchi: il castello dell' Onglavina, quello dell'Ecle e quello del Cassero, collegati ad altri due edifici fortificati:
i castelli di San Lorenzo e Pitino, situati l'uno a ridosso della vicina montagna e l'altro a difesa della vallata del
Potenza, verso San Severino Marche.
Per maggiori informazioni: www.turismo.marche.it