Honduras: l’incontaminato arcipelago di Cayo Cochinos
In viaggio tra isole da sogno, mari cristallini e natura rigogliosa
Al largo della costa settentrionale dell’Honduras, in prossimità di La Ceiba, si trova l’arcipelago di Cayos Cochinos, costituito da due isole principali, Cayo Minor e Cayo Mayor, a cui si aggiungono 14 isolotti corallini, abitati dalla popolazione garifuna di antica origina africana.
Intorno al 1635 una nave carica di schiavi africani fece naufragio al largo di Saint Vincent e alcuni riuscirono a sopravvivere raggiungendo l’isola; qui si mescolarono alla popolazione indigena, dando origine all’etnia garifuna, che si è diffusa nei paesi del Centro America tra Belize, Guatemala, Honduras e Nicaragua. In Honduras i garifuna si sono stabiliti soprattutto nella zona di La Ceiba e negli arcipelaghi fronte stanti, Cayos Cochinos in primis.
Una delle isole è
Cayo Chachahuate, dove vive una comunità di un centinaio di individui, che abitano in capanne rudimentali prive di energia elettrica, con a disposizione solo un piccolo generatore comune che viene usato nelle situazioni d’emergenza. Si tratta di un’esigua comunità che vive soprattutto di pesca e della vendita di piccoli articoli di artigianato.
L’arcipelago regala isolotti caraibici da sogno come
Cayo Paloma, un piccolo lembo di finissima sabbia bianca con qualche palma, circondato da un’acqua turchese e cristallina, o gli l’altrettanto suggestivi
Cayo Timon e Playa Uva, un’invitante spiaggia dalla sabbia dorata, che si trova sul versante sud-occidentale di Cayo Menor. Il nome nasce dal fatto che qui cresce un frutto simile all’uva nell’aspetto ma dal sapore più vicino a quello delle nespole. Le isole fanno parte di una riserva marina protetta e nel 2003 sono state dichiarate Monumento Natural Marino. Fanno parte anch’esse della barriera corallina meso-americana, la seconda al mondo per estensione e per tutelarne la flora e la fauna, sia marine che terrestri, sono in vigore regole severe che, per esempio, consentono la pesca solo alla popolazione locale garifuna, portata avanti esclusivamente con tecniche tradizionali.
L’avifauna locale è molto varia e sull'isola di Cayo Menor è presente una stazione per la ricerca scientifica dedicata proprio allo studio della fauna e della flora locali. A queste latitudini non possono mancare i pellicani, sempre pronti ad arraffare qualche pesciolino gentilmente offerto dai pescatori, ma sono presenze costanti anche le fregate, facilmente riconoscibili per via dell’appariscente tasca golare rossa che nel maschio ha anche la funzione di cassa di risonanza per i suoi richiami.
La
Fregata Magnificens è uno tra gli uccelli volatori più veloci e resistenti, può trascorrere giorni e notti in volo senza mai atterrare e sfruttando le calde correnti ascensionali può addirittura raggiungere i 2500 metri di altitudine. L’arcipelago di Cayos Cochinos è un luogo incontaminato, che ha conservato la sua natura selvaggia e la sue bellezza autentica, baciato dal sole, accarezzato dal vento e lambito da un’acqua calda, limpida e trasparente, che accarezza con il ritmico moto delle onde i bassi fondali di sabbia bianca.