L'attrazione sessuale? E' tutta questione di cervello
Romanticismo addio: uno studio dimostra la complessa relazione biologica tra circuiti nervosi e sesso
Altro che chimica! Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista "Scientific Reports" evidenzia come l’attrazione sessuale, così come altri comportamenti, sia il frutto di una complessa interazione tra geni e ambiente, che modella i circuiti nervosi coinvolti nel controllo del comportamento riproduttivo e quindi del sesso. Dunque è tutto chiaro? Forse.
D'altronde dal comportamento dei
topolini parrebbe essere proprio così: il gruppo di roditori osservato dai ricercatori riesce a far luce proprio sui
meccanismi che stanno alla base dell'
attrazione sessuale verso un altro individuo e chiarisce come questa sia effettivamente un
fenomeno biologico, indipendentemente dal sesso verso cui si è attratti. L’interazione era già nota, ma mancavano una serie di punti da chiarire.
Lo studio dimostra che nei
topi maschi l’
attrazione verso il
proprio sesso o
quello opposto dipende dal
testosterone mediante un processo di integrazione di nuovi neuroni nei circuiti che regolano il comportamento sessuale.
L’aggiunta di
nuovi neuroni nella vita adulta rappresenta un meccanismo attraverso cui il
cervello modifica la funzione dei suoi circuiti sulla base degli stimoli che provengono dall’ambiente.
Tra questi stimoli, ci sono i
feromoni, le molecole rilasciate per la comunicazione sociale/sessuale, che regolano l’integrazione di nuovi
neuroni da cui dipendono stimoli che innescano i comportamenti riproduttivi.
Il gruppo di ricerca del
Prof. Paolo Peretto, ricercatore del NICO - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi di Orbassano e del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino, aveva già dimostrato che i feromoni rilasciati dai maschi stimolano l’integrazione di nuovi neuroni esclusivamente nella regione olfattiva delle
topoline femmine, dando luogo ad alcuni
comportamenti sessuali tipicamente femminili.
Resta inteso che
i topi, seppur mammiferi,
non sono uomini, ma volendo trovare un principio generale questo studio dimostra che
l’attrazione sessuale verso individui dello stesso sesso o di quello opposto dipende dai
processi che regolano l’organizzazione e la funzione dei nostri circuiti nervosi: insomma si tratta di
un fatto assolutamente biologico.