Pensioni, Boeri contro governo: manovra aumenta debito implicito

Il presidente dell'Inps segnala le forti disparità: "Stiamo scaricando i privilegi presenti sulle future generazioni"

"Questa è una manovra che fa aumentare il debito implicito, e ogni manovra che lo fa scarica oneri sulle generazioni future". Lo ha dichiarato il presidente dell'Inps Tito Boeri in un convegno. "Questa è una manovra che lo fa in modo non irrilevante", ha quindi sottolineato rilevando che "va ad aumentare spesa pensionistica, aumentando la generosità di trattamenti su categorie che hanno già fruito di trattamenti più vantaggiosi di chi li fruirà in futuro".

Ancora troppe disparità - "Permangono forti iniquità, differenze di trattamento macroscopiche, anche nell'ambito della stessa generazione. E su questo, fin qui, non si è intervenuto", dice Boeri. A riguardo, il presidente Inps ha poi precisato che nel parlare di problemi di equità si riferiva in particolare "alla parte più corposa manovra bilancio: quattordicesima e queste operazioni, che non vanno a tenere conto della situazione economica complessiva delle famiglie".

La 14.ma non deve essere per tutti - L'economista ha infatti segnalato che la quattordicesima potrebbe andare anche a chi, in virtù della propria situazione familiare, non si trova in una situazione di disagio. "Bisogna concentrare l'aiuto su persone che sono in situazioni reddituali e patrimoniali di difficoltà: c'è uno strumento per farlo che è il nuovo Isee", la considerazione espressa in merito dal presidente dell'Inps.

"150mila buste arancioni su Ape volontaria" - "Abbiamo deciso di inviare, a quei lavoratori che ricadranno in quella fascia di età che potrà fruire dell'Ape, delle buste arancioni, per cercare di spingerli ad acquisire più informazioni possibili". Ha spiegato Tito Boeri secondo cui "l'Ape volontaria è un meccanismo complesso e senza precedenti, perché pone l'Inps al centro di una rete che vedrà da una parte le banche, dall'altra le compagnie di assicurazione, le imprese e i lavoratori". Boeri ha sottolineato che dal punto di vista del lavoratore "è uno strumento di non facile comprensione", motivo per cui l'Inps sta lavorando con particolare attenzione sul tema dell'informazione.

Intervenire rapidamente su questione povertà - Il presidente dell'Inps è tornato a sollecitare un intervento legislativo sul nodo della povertà. "Siamo usciti da questa crisi con un raddoppio della povertà nel Paese che è avvenuta tutta al di sotto dei 65 anni", ha detto in occasione del suo intervento a Tuttopensioni 2017 del Sole 24 Ore. Boeri ha quindi sollecitato la "rapida approvazione" della legge delega sulla povertà che giace da due anni in parlamento. "Sulla povertà - ha affermato - continuiamo a non intervenire in modo sistematico. E' stridente il contrasto tra la lentezza con cui si affronta il tema della povertà e l'immediatezza con cui si sono volute ridurre di 6 euro le pensioni per recuperare quanto dato in più di adeguamento all'inflazione nel 2014".