Covid, piano vaccini ai blocchi di partenza: possibilità di requisire frigoriferi alle industrie e fiale tracciate su un portale

Sarà il ministro della Salute Speranza a presentarlo. Ecco tutte le anticipazioni

Ansa

A pochi giorni dall'atteso annuncio ufficiale che ne farà il ministro della Salute Roberto Speranza il 3 dicembre, trapelano le prime indiscrezioni sul piano nazionale vaccinale anti-Covid che viene approntato a Roma con il commissario Arcuri. E sul quale si sta lavorando fino all'ultimo per rendere più efficace comunicazione e distribuzione. E' previsto, stando alle prime anticipazioni, un hub ogni 30mila abitanti presso medici di base e strutture sanitarie facilmente raggiungibili. Dove ciò non bastasse, si ricorrerebbe a palestre, ospedali da campo, drive in. Ad affiancare il personale sanitario Asl ci sarà l'esercito. Prevista la possibilità di requisire frigoriferi industriali e tracciamento di ogni fiala tramite portale. Partenza? Ultima decade di gennaio 2021.

Il primo annuncio ufficiale - Ad anticipare alcuni punti del piano nazionale di distribuzione vaccini anti-Covid è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Dal 2021 - ha ribadito - avvieremo la campagna di vaccinazione. L'Italia ha sottoscritto due grandi accordi con Pfizer e Astrazeneca per ricevere subito le dosi e questi due grandi accordi ci permettono di essere tra i primi che avranno il vaccino".

"Ci aiuterà l'esercito - ha anticipato Di Maio scandendo il cronoprogramma. - Prima saranno vaccinati i medici e gli operatori sanitari che stanno al fronte in questa guerra. "I tempi - ha infine assicurato Di Maio - saranno rispettati, abbiamo sottoscritto dei contratti. Il vaccino ci permetterà di tornare ad una nuova normalità".

La logistica - Il piano, come riferisce La Repubblica, si muove su due direzioni: quella dedicata al vaccino Pfizer, che necessita di temperature intorno a -75°C, e quella per il vaccino Astrazeneca, che resiste a temperature più alte. Nel primo caso sarà direttamente Pfizer, su richiesta del commissario Arcuri, a gestire la logistica con le Regioni. E tanto è già stato avviato.

I primi passi di Liguria, Lazio e Campania - Così, tra i primi, il presidente della Liguria Giovanni Toti ha diffuso alcune informazioni, dopo l'incontro con i vertici italiani di Pfizer. "Attendiamo le autorizzazioni Ema e Aifa per la fine di gennaio, quando arriveranno le prime dosi di vaccino: per la Liguria  - ha comunicato il governatore - abbiamo richiesto 57mila dosi, 27mila andranno al personale sanitario e 20mila alle Rsa tra personale e ospiti più altre situazioni rilevanti di fragilità. Attendiamo indicazioni dal governo su come attivarci per i vaccini che arriveranno da Moderna e Astrazeneca".

"I vaccini Pfizer - è il quadro presentato da Toti - arriveranno direttamente dallo stabilimento belga, trasportati all'interno di contenitori che possono durare fino a 25 giorni, purché' adeguatamente refrigerati con ghiaccio secco ogni 5 giorni. All'interno dei contenitori ci sono contenitori più piccoli che custodiscono 5 dosi di vaccino per fiala, con un numero minimo di 195 fiale, quindi 975 dosi. Ogni singola struttura di stoccaggio può decidere se aprire il contenitore e conservarlo nei propri refrigeratori alla temperatura indicata o se smaltirla in 25 giorni. Dal momento in cui esce, la dose deve essere somministrata entro 6-8 ore".

Sulla stessa scia Lazio e Campania.  "Adesso in accordo con Arcuri si sta disponendo il piano per la distribuzione e la somministrazione dei vaccini Covid, quando avranno la validazione, - ha riferito, a sua volta, l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato. - Abbiamo approvato il piano per garantire la catena del freddo e l'acquisto di congelatori per mantenere questo vaccino per una spesa di 620mila euro. C'é inoltre in corso una valutazione con Aeroporti di Roma e con il Centro agroalimentare di Roma per avere le migliori possibilità logistiche sul territorio, sia per lo stoccaggio che per la somministrazione". 

"Ci arriveranno circa 340.000 dosi per il primo blocco, è un vaccino a doppio richiamo quindi vaccineremo tra un mese e mezzo circa 170.000 persone tra operatori sanitari e nelle Rsa". E' quanto anticipato da Antonio Postiglione, coordinatore del settore medico dell'Unità di Crisi regionale della Campania per il Covid-19. "Il primo piano organizzativo - spiega Postiglione - prevederà la creazione di hub vaccinali di cui valutiamo ora le sedi, con i frigoriferi che invieranno, ma anche delle unità che si muovano per la somministrazione".

La cabina di regia a Roma sta organizzando una vasta campagna di comunicazione per spiegare agli italiani l'importanza del vaccino e chiarire gli aspetti logistici. Sarà aperto un portale dove sarà possibile seguire la distribuzione del vaccino (per sapere cioè dove e quando potersi vaccinare) e probabilmente prenotarlo.