Coronavirus: in Italia 23.232 nuovi casi, tasso di positività al 12,31% | Impennata dei decessi: sono 853
Locatelli: "Solo 6 nuovi accessi alle terapie intensive, una settimana fa erano stati 120. Gli indicatori vanno nella direzione sperata". L'Rt nazionale cala a 1,2
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Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 23.232 nuovi casi di coronavirus, a fronte di 188.659 tamponi tamponi effettuati (lunedì i contagi erano stati 22.930 con 148.845 test). Continuano ad aumentare i morti: solo oggi sono stati 853. Il totale delle persone decedute dall'inizio della pandemia arriva così a quota 51.306. L'Rt nazionale cala a 1,2.
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Calano i ricoveri in area medica: -120 da ieri"A fronte del dato dei morti, che deve richiamare di andare avanti nella strategia presa, 12,31% è il rapporto tamponi-casi, il numero degli accessi alle terapie intensive è 6 a fronte di 120 di una settimana fa. Quindi gli indicatori vanno nella direzione sperata", ha detto Franco Locatelli nella conferenza stampa del ministero della Salute. Il dato dei ricoveri per Covid in area medica cala per la prima volta dall'inizio della seconda ondata: dal bollettino emerge che ad oggi ci sono 34.577 persone ricoverate, 120 meno di lunedì quando erano 34.697.
Superati i 600mila guariti dall'inizio della pandemia Le Regioni più colpite sono la Lombardia (+4.886 nuovi positivi e 186 vittime), il Lazio (+2.509), l'Emilia-Romagna (+2.501) e il Veneto (+2.194). Calano i nuovi guariti in 24 ore rispetto a ieri: sono 20.837 contro 31.395. Il totale dall'inizio della pandemia supera quota 600mila (605.330). Aumentano, seppur lievemente (+1.537) gli attualmente positivi: ora sono 798.386. Ieri c'era stato un calo di circa 9mila unità.
Rezza: "Almeno 60% della popolazione vaccinata per avere l'immunità di gregge" Per il direttore della Prevezione del ministero della Salute, Gianni Rezza, per ottenere l'immunità di gregge "grosso modo almeno tra 60% e 70% della popolazione dovrebbe essere vaccinata contro il SarsCov2". "Ciò vuol dire vaccinare 42 milioni di italiani - ha aggiunto Franco Locatelli - e questa è una grande sfida. Ma ci sarà un progressivo incremento delle dosi di vaccino a partire dal 2021 e avere più di un vaccino è un vantaggio".