Covid, Conte: "Per il Natale arriveranno misure ad hoc, niente vacanze sulla neve"

Per il premier "si rischia di ripetere il Ferragosto e non ce lo possiamo permettere". E sullo spostamento tra Regioni nelle Feste: "Se il trend continuerà così, a fine mese non avremo più zone rosse"

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Il periodo natalizio "richiede misure ad hoc. Si rischia altrimenti di ripetere il Ferragosto e non ce lo possiamo permettere". Lo ha detto Giuseppe Conte, sottolineando che gli italiani non potranno concedersi vacanze "indiscriminate sulla neve" a Natale, compresi gli impianti da sci. "Con Merkel e Macron stiamo lavorando a un protocollo comune europeo", ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Per il premier, "tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla nave è incontrollabile. Consentire tutte occasioni di socialità tipiche del periodo natalizio non è possibile".

"Se il trend continua, niente zone rosse a fine mese" - Il capo dell'esecutivo ha poi parlato dello spostamento tra Regioni durante le Feste: "Ci stiamo lavorando, ma se continuiamo così a fine mese non avremo più zone rosse".

"Non c'è obbligo di vaccino, ma raccomandazione" - In merito al tema dei vaccini, Conte ha precisato che "non c'è un orientamento per l'obbligo del vaccino, ma lo raccomandiamo. L'obbligo è scelta forte. Io lo farò senz'altro perché, quando sarà ammesso, sarà sicuro e testato. Sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso che il vaccino ci sarà da fine gennaio".

"Cercheremo di riaprire le scuole prima di Natale" - "Cercheremo di aprire le scuole prima di Natale, stiamo lavorando per questo", ha dichiarato ancora il presidente del Consiglio.

Cervinia, folla e polemiche per apertura stagione ai tempi del Covid-19

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Cervinia, niente distanziamento in funivia
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"Da denuncia", "E poi chiudono le scuole", "Distanziamento sociale? Ma di cosa stiamo parlando". Nella prima giornata di sci a Cervinia sono lo sdegno e il timore del Covid-19 a prevalere, almeno sui social. Duemila gli ingressi, in un comprensorio con piste innevate come a fine ottobre non si vedeva da anni. Ma quando su Facebook hanno iniziato a circolare le foto di lunghe code fuori dalla biglietteria, sono divampate le polemiche.