Gualtieri: "Indennizzo a 350mila aziende entro metà novembre, sarà superiore al precedente"
"Penso che il governo debba ascoltare di più le parti sociali e cambiare metodo: è un momento difficile e dobbiamo unirci", ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi
"Daremo un indennizzo superiore a quello ricevuto la volta scorsa. Perché sappiamo che anche i mesi passati sono stati mesi difficili". Lo ha annunciato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, specificando che il governo lavora affinché gli indennizzi "arrivino il più presto possibile. Pensiamo che l'Agenzia delle Entrate possa erogarli già entro metà novembre, forse persino entro l'11". Le aziende interessate sono 300-350mila.
In particolare, l’indennizzo riguarda "tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm". A chi aveva già fatto domanda arriveranno in automatico, mentre chi non l'ha fatta e le aziende con fatturato oltre i 5 milioni (che sono state aggiunte) dovrà pazientare qualche settimana in più per i ristori, che comunque potranno essere incassati "entro l'anno".
"Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure - ha aggiunto Gualtieri -. Poi avremo per tre mesi il credito di imposta sugli affitti, l'eliminazione della rata Imu e, naturalmente, la cig per i lavoratori e l'indennità di 1000 euro per i collaboratori".
Bonomi: "Governo ascolti di più le parti sociali" - "Penso che il governo debba ascoltare di più le parti sociali e che debba cambiare metodo: è un momento difficile e dobbiamo unirci". Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che poi ha lanciato l'allarme. Il pil italiano, "se le misure restrittive andranno avanti", potrebbe segnare "un -11/-12%, con un danno per l'economia di 216 miliardi, superiore ai fondi del Recovery Fund". Bonomi richiama all'attenzione quando si parla di ristori, perché "abbiamo ancora 12mila persone che aspettano da maggio la Cig erogata dallo Stato, è su queste cose che gli italiani perdono la fiducia".