Nuovo Dpcm, il governo non cambia idea: ristoranti e bar chiusi alle 18 | Verso stop a palestre, piscine, sci e chiusura anticipata dei locali
Tra le novità contenute nella bozza anche la chiusura dei centri commerciali nel weekend e di cinema, teatri e casinò. Firma attesa in giornata
Governo al lavoro per definire il nuovo Dpcm, che Giuseppe Conte dovrebbe firmare domenica. Si era ipotizzato di "anticipare" la firma nella giornata di sabato. Nonostante il parere contrario delle Regioni, l'esecutivo non cambia linea su una delle misure più contestate: la chiusura alle 18 per ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie. Si va verso lo stop all'attività di palestre, piscine, sci e sale giochi; si valuta anche la limitazione degli spostamenti tra Regioni. ECCO LA VERSIONE DEFINITIVA DEL DPCM.
La bozza del nuovo decreto contiene anche altre novità: la chiusura dei centri commerciali nel weekend e di cinema, teatri e casinò. Nel testo, ancora in via di definizione, anche la raccomandazione di non spostarsi dal proprio Comune. Secondo quanto riporta la bozza, le nuove misure anti-Covid entreranno in vigore dal 25 ottobre; il possibile stop a ristoranti e bar dopo le 18, invece, dal 26 ottobre.
Stop all'attività di palestre-piscine - Possibile sospensione delle attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
Fermi anche gli impianti sciistici - Settimana bianca a rischio: secondo quanto emerge dalle indiscrezioni sull'atteso nuovo Dpcm, si andrebbbe verso la chiusura degli impianti di risalita almeno sino a fine novembre. Anche su questo punto c'è forte opposizione da parte delle Regioni. Attualmente in Italia si scia al Passo dello Stelvio, in Val Senales a Solda e a Cervinia.
Ristoranti e bar chiusi dalle 18 e tutta la domenica - "A decorrere dal 26 ottobre, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5 fino alle 18". E' quanto prevede una prima bozza del Dpcm a cui sta lavorando in queste ore il governo. Si tratta di una bozza in via di definizione e fonti dell'esecutivo precisano che, in vista di quella finale, le misure potrebbero cambiare. Nella bozza si prevede che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. E' consentita fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Coprifuoco a Milano, torna il silenzio del lockdown
Regioni: "No alla chiusura dei ristoranti alle 18" - Non chiudere bar e ristoranti alle 18, ma inserire differenziazioni in base all'orario di apertura complessivo dei locali. E' una delle richieste delle Regioni al governo: "Abbiamo inoltre chiesto all'esecutivo di non chiudere i confini regionali, provinciali e comunali. Ci sono persone che si spostano per lavoro e per studio".
Massimo 4 persone ai tavoli di ristoranti e bar - Il consumo al tavolo potrebbe essere consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi.
Raccomandato non ricevere a casa "non conviventi" - "Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all'aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza". E' quanto prevede la bozza.
Raccomandato non spostarsi da proprio Comune - "È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune". E' quanto si legge nella bozza.
Stop a teatri, cinema, casinò - Secondo la bozza "sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto".
Scuola, primo ciclo scuola resta in presenza, Dad al 75% alle superiori - L'attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione - materna, elementari e medie - e per i servizi educativi per l'infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Lo si legge nella prima bozza del nuovo Dpcm, in via di definizione. Le scuole superiori, invece, adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali.
Stop a concorsi pubblici e privati - Secondo quanto prevede la bozza, sospesi i concorsi pubblici e privati. Sono sospese, si legge, le "procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica". Dalla sospensione sono esclusi quelli per il personale sanitario e per quello della protezione civile. Salve, inoltre, "le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico".
Manifestazioni pubbliche solo se "statiche" - Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche potrebbe essere consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento.
Stop a convegni e congressi "in presenza" - "Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza. Nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza". E' quanto prevede la bozza del Dpcm.