Tutte le opportunità di investimento create dalla diffusione dello smart working

Dopo la pandemia la spesa IT sull'infrastruttura del lavoro da casa spinge data center cloud e strumenti di collaborazione o videoconferenza. Gli esperti di CPR AM (Gruppo Amundi) indicano i vincitori e come sfruttare la loro leadership

“Il posto di lavoro del futuro fonderà gli ambienti fisici con quelli virtuali. Gli accordi di lavoro flessibili saranno la norma e questo rimodellerà i luoghi e gli spazi dove svolgere l’attività e, potenzialmente, ridurrà la nostra impronta di carbonio” prevedono gli esperti di CPR AM (Gruppo Amundi), la casa d’investimento che al tema delle innovazioni dirompenti, incluse quelle relative allo smart working, ha dedicato il fondo a gestione attiva CPR - Invest Global Disruptive Opportunities.

LA GENERAZIONE Z SPINGERÀ LA DOMANDA DI LAVORO A DISTANZA
Gartner, società specializzata nella consulenza strategica, stima che, entro il 2030, la domanda di lavoro a distanza aumenterà del 30% man mano che la Generazione Z (i nati tra la metà o fine anni '90 fino al 2010) entrerà a pieno regime nella forza lavoro. La posta in gioco della trasformazione digitale ha subito una ulteriore recente accelerazione determinando una profonda trasformazione digitale.

ALLA RICERCA DEI VINCITORI
“Da anni le aziende sono orientate su un modello di business sempre più digitale basato su software, dati e reti digitali, richiedendo un'architettura operativa fondamentalmente nuova. Un trend destinato a continuare e ad essere vantaggioso per molte aziende all'interno della catena elettronica del valore, dai fornitori di cuffie per realtà virtuale e router Wi-Fi alle società che forniscono infrastrutture e servizi di comunicazione, applicazioni e servizi cloud” spiegano i professionisti di CPR AM. Le applicazioni e l'hardware digitali ora consentono alle persone di collaborare da qualsiasi luogo mentre gli strumenti e le piattaforme di collaborazione garantiscono un supporto dinamico ai luoghi di lavoro. Ma chi sono i vincitori?

L’ASCESA DEL WEBEX MEETINGS DI CISCO
Il 10 marzo, Cisco ha riferito che oltre il 30% delle sue principali aziende clienti a livello globale aveva richiesto un incremento della capacità di lavoro da remoto aumentando il numero di utenti con accesso al suo strumento Webex Meetings. “In definitiva, la crisi del Covid-19 porterà a una maggiore efficienza operativa e guiderà il digitale a un ritmo incredibile. In poche settimane, quasi tutti i processi che potevano essere rapidamente digitalizzati sono stati resi virtuali: si pensi alle videoconferenze utilizzate per le discussioni” specificano gli esperti di CPR AM.

L’11 MARZO 343MILA PERSONE HANNO SCARICATO L’APP ZOOM NEL MONDO
I fornitori di videoconferenza come Zoom Video, Google Hangouts, Microsoft Teams, Skype e Cisco Webex con la pandemia sono diventati l’opzione preferita per molte aziende. In particolare Zoom, in pochi giorni, si è trasformato in uno strumento di comunicazione di largo accesso (mainstream) e una piattaforma sociale per milioni di utenti, inclusi studenti di scuole e college, frequentatori di chiese e concerti, famiglie e amici che cercano di connettersi mentre sono soggetti a misure di distanziamento sociale. Basti pensare che, secondo Apptopia, società che identifica le tendenze di mercato e le fornisce a produttori e sviluppatori di App, l'11 marzo, 343.000 persone hanno scaricato l'app Zoom a livello globale, rispetto alle 90.000 persone in tutto il mondo di due mesi prima.

LA PIATTAFORMA TEAMS DI MICROSOFT
Un altro grande vincitore è Microsoft dal momento che adesso il suo approccio e la sua piattaforma di comunicazione e collaborazione unificata Teams è diventata molto popolare. La sua app di chat e conferenze ha guadagnato più di 12 milioni di utenti giornalieri nel corso di una settimana, con un incremento del 37,5% grazie all’aumento delle persone che lavoravano da casa: al 18 marzo contava 44 milioni di utenti, più del doppio dei 20 milioni di utenti attivi giornalieri registrati a novembre.