Londra, in migliaia in strada per protestare contro il lockdown: scontri con la polizia

Arrestati dieci dimostrati. La protesta è andata in scena a Trafalgar Square senza rispettare le norme su mascherine e distanziamento sociale. Feriti quattro agenti e alcuni manifestanti

Coronavirus, in migliaia protestano a Londra contro il lockdown: scontri con la polizia

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Ci sono stati scontri fra la polizia e i dimostranti anti-lockdown a Londra: gli agenti hanno infatti cercato di interrompere la manifestazione a Trafalgar Square, dove i circa 15mila partecipanti non rispettavano il distanziamento sociale. I contestatori hanno lanciato bottiglie contro gli agenti, urlando loro di "scegliere da che parte stare". I poliziotti hanno risposto con i manganelli. Feriti quattro agenti e alcuni dimostranti. Dieci gli arresti.

Molti gli striscioni esposti con slogan sulle teorie della cospirazione. La polizia ha poi indossato gli elmetti antisommossa, al crescere della tensione, chiedendo ai manifestanti di sgombrare la piazza. Gli agenti hanno avvertito che chiunque non avesse obbedito all'ordine sarebbe stato rimosso con la forza.

Le forze dell'ordine avevano reso noto in precedenza di aver parlato con gli organizzatori, ricordando l'obbligo di rispettare le regole in vigore per evitare l'ulteriore diffondersi della pandemia. Regole che, escludendo il tetto massimo di sei persone per gli assembramenti, si applicano anche alle manifestazioni.

Gli almeno 15mila "negazionisti" contrari alle restrizioni anti-Covid si sono riuniti sotto lo slogan "We Do Not Concent" ("Non acconsentiamo") a Trafalgar Square e a Hyde Park. In piazza è sceso anche Piers Corbyn, fratello del'ex leader laburista Jeremy, accanto a David Icke, uno dei leader anti-lockdown, che sostiene la teoria cospirazionista che la diffusione del coronavirus sia collegato alla tecnologia 5G.