Covid, AstraZeneca sospende la sperimentazione del vaccino per una reazione avversa in un volontario
Lo stop temporaneo giunge a pochi giorni dall'annuncio dell’accordo tra Italia e Commissione Ue e consente al colosso farmaceutico di esaminare il caso. Speranza: Speranza: “Italia continua a investire”
L'azienda farmaceutica AstraZeneca, che collabora con l'Università di Oxford, sospende la sperimentazione del vaccino anti-Covid per una reazione avversa che ha sviluppato un volontario in Gran Bretagna. Lo annuncia la società, sottolineando che lo stop è "un'azione di routine che si adotta durante i test nel caso ci si trovi davanti a una reazione inspiegata". Questo, afferma AstraZeneca, per "assicurare l'integrità del processo dei test".
AstraZeneca esamina il caso Lo stop temporaneo consente al colosso farmaceutico di esaminare il caso e rivedere i dati sulla sicurezza. "Il nostro processo standard di revisione dei test ha fatti scattare una pausa", afferma un portavoce di AstraZeneca. "Si tratta di un'azione di routine che si verifica ogni volta che c'è una potenziale reazione inspiegata in uno dei test" che consente il tempo di "indagare e assicurare allo stesso tempo il mantenimento dell'integrità del processo dei test", aggiunge AStraZeneca. "Nei test più ampi reazioni possono accadere per caso ma devono essere indipendentemente valutate con attenzione", prosegue il colosso farmaceutico, che con l'annuncio della sospensione cala del 6% a Wall Street nelle contrattazioni after hours.
L'accordo tra Italia e Ue - Lo stop arriva circa una settimana dopo l’annuncio dell’accordo definitivo della società con la Commissione Ue. Intesa che prevede, come ribadito dal ministro della Salute Roberto Speranza, "che le prime dosi saranno già disponibili entro la fine del 2020, se il vaccino dovesse essere confermato come sicuro". Per quanto riguarda il ruolo dell’Italia, è stata proprio "l’alleanza con Francia, Germania e Olanda che ha permesso di spingere l’Ue verso una forte accelerazione rispetto alla possibilità di avere un vaccino il prima possibile".
Un solo caso su 50mila test - "Si è presentato un quadro clinico avverso in uno solo dei 50mila soggetti volontari su cui il vaccino è stato testato. La multinazionale Astrazeneca ha dunque deciso di sospendere temporaneamente la sperimentazione in nuovi soggetti mentre continua il monitoraggio degli altri volontari. Una precauzione standard prevista nella sperimentazione di vaccini, quella di Astrazeneca, che è utile ribadire". Lo ha sottolineato Piero di Lorenzo, amministratore delegato dell'istituto di ricerca Irbm di Pomezia.
"Test rigorosi e affidabili" - Sempre Piero di Lorenzo ha dichiarato che "siamo in attesa che il caso sottoposto al comitato indipendente di esperti venga analizzato. I test sui vaccini, nonostante l'emergenza pandemica, sono severi, rigorosi e affidabili. Prova di questo è stata la sospensione volontaria della sperimentazione".
Dati iniziali sui test promettenti Non è inconsueta per i test clinici una sospensione. Ma lo sviluppo del vaccino del coronavirus è uno di quelli più sotto osservazione della storia e qualsiasi segnale che arriva dai test è passato all'esame con la lente di ingrandimento. Anche se il vaccino di AstraZeneca fosse alla fine approvato, questa battuta d'arresto potrebbe tradursi in timori sull'uso. I dati iniziali sugli sperimenti sono apparsi molto promettenti, con il vaccino in grado di produrre una robusta risposta immunitaria e solo deboli effetti collaterali.
Speranza: “Italia continua ad investire su vaccino anti-Covid” “L’Italia continuerà ad investire in prima linea nella ricerca per il vaccino anti-Covid al fine di garantire al più presto soluzioni efficaci nella massima sicurezza". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, precisando che "la sospensione precauzionale della sperimentazione da parte di AstraZeneca dimostra la serietà dei rigidi protocolli di verifica. Nessun vaccino sarà mai autorizzato senza la piena garanzia per la salute delle persone. Dentro questo quadro, con la Commissione Europea, stiamo investendo sui principali candidati vaccini in sperimentazione con i massimi standard di sicurezza ed efficacia”.
Fauci: "Improbabile che il vaccino sia pronto entro il 2020" Lo stop di AstraZeneca arriva nell'acceso dibattito in corso su una possibile politicizzazione del vaccino, soprattutto negli Stati Uniti dove Donald Trump spinge per averlo prima delle elezioni di novembre fra i dubbi degli esperti. Non da ultimo quelli di Anthony Fauci, il super esperto americano in malattie infettive, secondo il quale è improbabile che un vaccino sia pronto entro la fine dell'anno.
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