Roma, migranti positivi al coronavirus tentano la fuga dall'ospedale militare del Celio: colpi e morsi ai medici
Sono stati poi i carabinieri a ristabilire l'ordine, bloccando i tre pazienti, che sono stati poi denunciati. Salvini: "Il governo mette in pericolo l'Italia". Fdi: "Governo non garantisce sicurezza"
Tre migranti, due donne e un uomo nigeriani ricoverati da qualche giorno all'ospedale militare del Celio a Roma perché positivi al coronavirus, hanno tentato la fuga e aggredito medici e infermieri con botte e morsi. I tre pretendevano di essere dimessi e al rifiuto dei sanitari hanno scatenato il panico. Sono stati poi i carabinieri a ristabilire l'ordine, bloccando i tre pazienti, che sono stati poi denunciati.
Salvini: "Governo mette in pericolo l'Italia" - "Mentre il Viminale dà i numeri pur di negare l'emergenza immigrazione, nel mondo reale tre nigeriani positivi al Covid hanno scatenato il panico all'ospedale militare del Celio a Roma: morsi e botte a militari e personale sanitario. Gli italiani pagano per l'incapacità di Conte e Lamorgese. Questo governo mette in pericolo l'Italia". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.
Fdi: "Governo non garantisce sicurezza" - "Tre nigeriani positivi al Covid devastano un reparto del Celio di Roma e aggrediscono a botte e morsi alcuni militari e operatori sanitari. Questo governo di incompetenti non e' in grado di garantire la sicurezza e la salute dei nostri uomini in divisa e dei nostri medici. Vergogna". Lo scrive su twitter il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
I fatti si sono verificati venerdì sera. I tre nigeriani erano al Celio - diventato centro Covid dopo l'emergenza - dal 17 agosto e provenivano da un centro di accoglienza di Rocca di Papa, ai Castelli Romani. Saputo di essere positivi hanno cominciato a dare in escandescenza, specie quando hanno visto che un ragazzo del Bangladesh - negativo - stata per essere dimesso. Hanno tentato anche loro di uscire ma sono stati bloccati dal personale medico e dai militari, ai quali hanno opposto resistenza.
Un medico ha riportato leggere lesioni, mentre tutti coloro che sono entrati in contatto con i tre stranieri sono stati sottoposti a tampone, che è risultato negativo: in attesa di ripetere l'esame, resteranno a casa come previsto dal protocollo anti-Covid. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che, insieme al personale militare, hanno messo in sicurezza gli altri ospiti della struttura. Gli stranieri sono stati denunciati per violenza privata, resistenza e violenza a incaricato di pubblico servizio e oltraggio a pubblico ufficiale.
Alla Difesa spiegano che "la situazione adesso è sotto controllo con i tre migranti nigeriani posti sotto stretta sorveglianza". Per il ministro Lorenzo Guerini "le aggressioni sono un fatto grave e inammissibile e i responsabili ne risponderanno. Tutto è stato ricondotto immediatamente alla normalità grazie al pronto intervento del personale militare e delle forze dell'ordine". Il Celio, ha aggiunto, "è una struttura d'eccellenza, sia per quanto riguarda le assolute capacità di gestione dei pazienti e delle terapie, ma anche per gli aspetti legati alla sicurezza dell'infrastruttura. Esprimo la mia solidarietà nei confronti dei militari aggrediti e ringrazio tutto il personale per il lavoro che svolge tutti i giorni a favore della collettività", ha concluso.
Oltre a Salvini, anche la leader di Fratelli d'Italia denuncia il fatto come "scandaloso: tre immigrati nigeriani positivi al Covid ricoverati all'ospedale militare del Celio hanno scatenato il caos, tentato la fuga e aggredito anche a morsi militari e sanitari. Questo Governo di pazzi irresponsabili - ha detto Giorgia Meloni - mette in pericolo la sicurezza e la salute degli italiani e vuole trasformare l'Italia nel campo profughi d'Europa. Vergogna".