Medicina 2020, iscritti in calo (ma non troppo) per una delle prove più 'facili' degli ultimi anni: entrerà 1 su 5
Sensibile calo di candidature, aumentano le probabilità di farcela. Discorso inverso per Veterinaria e Medicina in inglese
Subito dopo la fine della prima fase è già tempo dei primissimi bilanci. Il 23 luglio alle 15.00 si sono ufficialmente chiuse le iscrizioni per poter sostenere il test d’ingresso di Medicina 2020 (che si terrà giovedì 3 settembre). E, come ogni volta accade alla chiusura della procedura per candidarsi, la curiosità è tutta rivolta ai dati ufficiali di uno degli appuntamenti accademici più seguiti dell’anno. Diciamolo subito: gli iscritti sono in calo rispetto ai trend di crescita continua che hanno caratterizzato le scorse edizioni del test. Tuttavia, trovandoci in pieno clima post emergenza Covid-19 - con tante famiglie che versano in condizioni economiche precarie e con i timori dei ragazzi nell'allontanarsi troppo dalla propria città d'origine - il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, si dice comunque soddisfatto del risultato ottenuto. Ma entriamo nel vivo dei dati, così come riportati dal sito Skuola.net.
Flessione per Medicina e Odontiatria, volano Veterinaria e Medicina in inglese
Quest’anno gli studenti che tenteranno di entrare alla facoltà di Medicina o di Odontoiatria prendendo parte, il 3 settembre 2020, al test d’ingresso sono in totale 66.638. Un numero apparentemente impressionante, ma non così alto se rapportato a quello dello scorso anno, quando le aspiranti matricole erano oltre duemila in più (68.694). Tendenza inversa, invece, per gli altri due corsi di laurea di area sanitaria ad accesso programmato nazionale: Veterinaria e Medicina in lingua inglese (IMAT). Nel primo caso - Veterinaria - gli iscritti sono oltre duemila in più rispetto a 12 mesi fa: dai 7.780 del 2019, si passa ai 10.002 di quest'anno; un vero boom. Nel secondo caso - Medicina in lingua inglese - la crescita sarebbe ugualmente di quasi duemila unità (11.417 iscritti contro 10.450 del 2019); ma il numero che fa fede è quello di chi ha effettivamente pagato la quota di partecipazione, formalizzando la domanda, cosicché l'aumento si ferma a poco meno di 500 unità (da 8.914 a 9.334). Ma va anche ricordato che c'è ancora una settimana di tempo per mettersi in regola.
Calano gli iscritti, aumentano le chance di farcela
Ma il dato che forse interessa di più chi dovrà sostenere le prove d'accesso a settembre e quello che indica la proporzione tra numero d'iscritti e posti disponibili. Che ci dice quante chance ci sono di entrare nel corso di laurea preferito. E qui arriva la vera buona notizia (almeno per gli studenti): se negli anni passati - un po’ per i pochi posti, un po’ per i tanti iscritti alla prova - entrare a Medicina era considerata da molti un’impresa quasi impossibile, stavolta il rapporto tra iscritti e posti disponibili è uno dei più bassi di sempre: entrerà 1 candidato su 5. Ma questo non è solo il risultato del calo degli iscritti, ad aiutare gli aspiranti camici bianchi è intervenuto anche un sensibile aumento dei posti messi complessivamente a bando nei vari atenei: dagli 11.568 dello scorso anno si passa a 13.072 per il 2020. Considerando, poi, che il numero degli iscritti comunicato dal MUR comprende anche coloro che tenteranno la strada di Odontoiatria - per i quali sono riservati altri 1.231 posti - il rapporto posti disponibili/iscritti scende ulteriormente. Difficilissimo sarà invece entrare a Veterinaria: i posti sono appena 890 per oltre 10mila iscritti; questo vuol dire che c'è 1 posto ogni 11,5 candidati circa. Situazione simile per Medicina in inglese, per la quale sono previsti circa 850 posti, con una proporzione che si aggira attorno a 1 su 11.