Coronavirus, due mini "zone rosse" istituite nel Reggino e nel Casertano

A Palmi un focolaio con otto casi derivante da due positivi rientrati da altre regioni, a Mondragone nove i casi individuati

Milano, riaprono visite al Pio Albergo Trivulzio: la commozione dei parenti

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Triage preventivo telefonico al parente in visita, misurazione della temperatura, dispositivi di protezione individuale, dal camice ai calzari passando per mascherina e la cuffia, sia per l'ospite che per il visitatore. E' il protocollo a cui si attengono i parenti degli ospiti del Pio Albergo Trivulzio di Milano, che ha riaperto riapre in via sperimentale le visite, che si terranno negli spazi aperti a due metri di distanza e con la presenza del medico e di un infermiere referente. "Una sensazione bellissima ritornare, non vedevo la mia mamma da 4 mesi: sta benissimo, non credevo". Sono le prime parole di Antonio Oriolano, il primo familiare entrato. Le prime parole della mamma? "Finalmente così ti riconosco", ha detto al figlio "quando ho abbassato un momento la mascherina e si è messa  a piangere". "Manca ancora tanto abbracciarla, per ora solo gomito a gomito", ha concluso.

Una mini "zona rossa" è in vigore fino alle 14 del 26 giugno nei quartieri di Pietrenere, Tonnara e Scinà del comune di Palmi (Reggio Calabria). Lo ha disposto la governatrice Jole Santelli, dopo che è stato individuato un focolaio con 8 casi di contagiati dal Covid-19 derivante da 2 positivi rientrati in Calabria da altre regioni. Un'altra mini zona rossa è stata istituita a Mondragone per un focolaio con 9 casi.

A Palmi l'ordinanza prevede "il divieto di allontanamento", "limitando al massimo ogni spostamento". Sono consentiti gli spostamenti ritenuti "essenziali" e sono sospese le attività commerciali e produttive, tranne quelle "essenziali". E' stato inoltre disposto il "potenziamento dell'attività di individuazione di eventuali altri soggetti positivi asintomatici" con l'effettuazione di test per "valutare la reale incidenza". Libertà di movimento, invece, per gli operatori sanitari e sociosanitari, del personale impegnato nei controlli e nell'assistenza e nelle attività riguardanti l'emergenza e delle forze dell'ordine.

Per quanto riguarda invece Mondragone, il focolaio epidemico è scoppiato all'interno della comunità bulgara, e il sindaco, Virgilio Pacifico, ha disposto l'istituzione della zona rossa in un complesso residenziale al centro della città, nell'area dei palazzi Cirio. Il lockdown durerà per sette giorni, e tutte le vie d'accesso all'area sono state chiuse dalle autorità.