Coronavirus, in Italia 210 nuovi casi (di cui 143 in Lombardia) e 34 decessi
Massima allerta a Pechino dopo il nuovo incremento di casi: nella capitale cinese da domani le scuole resteranno chiuse
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In Italia si registrano 210 nuovi casi di coronavirus (di cui 143 in Lombardia). I casi totali, dall'inizio dell'emergenza, salgono così a 237.500. Nelle ultime 24 ore sono decedute 34 persone (9 delle quali in Lombardia) per un totale che arriva a 34.405. Ci sono 1.340 malati in meno e 1.516 guariti in più (che nel complesso toccano quota 178.526). In 7 regioni non sono stati registrati nuovi casi.
Le sette regioni con zero nuovi contagi Nelle ultime 24 ore in Campania, Puglia, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta, Calabria, Molise e Basilicata non sono stati registrati nuovi contagi. Un solo caso, invece, in Veneto, Marche, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Abruzzo.
La situazione lombarda La Lombardia continua invece ad essere la regione in cui si registrano ancora il maggiore incremento di casi. Sono stati infatti 143 i nuovi positivi al Covid-19 nelle ultime 24 ore, di cui 54 sono casi "di vecchia data" individuati grazie ai test sierologici. Da ieri si sono registrati anche altri 9 decessi, che portano il totale dei morti in regione a 16.466. Incoraggianti i numeri sulle ospedalizzazioni: le persone ricoverate in terapia intensiva calano di 25 unità (a 69) e i ricoveri non intensivi scendono di 116 (a 1.902).
A Pechino situazione "estremamente grave"Torna intanto a crescere l'allerta coronavirus in Cina, dova a Pechino la situazione è stata definita dal sindaco "estremamente grave". Nella capitale cinese sono stati registrati infatti altri 27 casi di contagio, che portano il totale delle nuove infezioni a 106 in cinque giorni. Almeno 29 comunità locali di Pechino sono in lockdown. La città, ha spiegato il primo cittadino della capitale, è impegnata "in una corsa contro il tempo".
Pechino chiude le scuole La metropoli deve "essere sempre un passo avanti rispetto all'epidemia e prendere le misure più rigide", ha aggiunto spiegando la decisione di alzare il livello di emergenza per l'epidemia da coronavirus e la scelta di chiudere da domani le scuole medie e primarie. Le aziende e le fabbriche sono state invece invitate a utilizzare il lavoro da remoto mentre ai residenti dei quartieri più a rischio non sarà permesso di lasciare i loro complessi residenziali.