Recovery Fund, ok alla risoluzione del Parlamento Ue | Berlusconi: "Vittoria del Ppe" | Lega e FdI si astengono
Il testo votato dall'assemblea prevede che il nuovo fondo dovrà essere un elemento "principale" di un pacchetto da due miliardi di euro. Il tutto finanziato attraverso l’emissione di obbligazioni garantite dal bilancio Ue
L'approvazione da parte del Parlamento Ue di una risoluzione sul Recovery Fund per la ripartenza post-coronavirus è "una vittoria della linea del Partito popolare europeo, la grande famiglia della democrazia e della libertà di cui facciamo parte". E' il commento del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, al testo che ha incassato 505 sì, 119 no e 69 astensioni. M5s e Pd votato a favore, mentre Lega e Fratelli d'Italia si sono astenuti.
Il testo votato dall'assemblea prevede che il nuovo fondo dovrà essere un elemento "principale" di un pacchetto che dia un impulso di investimento, anche privato, di due miliardi di euro, finanziato "attraverso l'emissione di obbligazioni a lungo termine". Le risorse dovranno essere erogate "attraverso prestiti e, soprattutto, attraverso sovvenzioni agli Stati, pagamenti diretti per investimenti e capitale proprio".
A sostegno del provvedimento, che in linea generale rispecchia le richieste avanzate dai Paesi dell'Europa del Sud per affrontare l’emergenza coronavirus, si è espressa tutta l’area di governo italiana (M5s e Pd). Si è invece spaccato il centrodestra, confermando la divergenza di opinioni interna sulla gestione economica della crisi.
Il Recovery Fund "chiede esattamente ciò che diciamo dall`inizio di questa crisi - ha sottolineato Silvio Berlusconi - e cioè che servono massicce risorse per la ricostruzione in Italia e in tutta Europa. Soldi da utilizzare per prestiti, garanzie e investimenti diretti per immettere liquidità nei mercati. Vogliamo avere risorse per le nostre imprese, risorse per i nostri lavoratori in cassa integrazione, risorse per investimenti nella sanità, per pagare meglio il personale sanitario, per rilanciare molti settori produttivi".