Malattia di Kawasaki, studio: con il coronavirus aumentano i casi nei bimbi
Tra il 18 febbraio e il 20 aprile, quindi in soli due mesi, ci sono stati 10 casi, di cui 8 positivi al Covid-19
Il coronavirus potrebbe essere legato alla malattia di Kawasaki nei bambini. Lo conferma un report pubblicato su Lancet da pediatri dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che evidenzia un aumento di ben 30 volte del numero di casi. Lo studio mostra che, mentre sono state 19 le diagnosi in quell'area in cinque anni (fino a febbraio), tra il 18 febbraio e il 20 aprile, quindi in soli due mesi, ci sono stati 10 casi, di cui 8 positivi al virus.
Otto dei dieci bambini ammalatisi tra febbraio e aprile della malattia di Kawasaki, vasculite che tende a presentarsi in neonati e bambini tra 1 anno e 8 anni, sono risultati positivi al coronavirus, ma gli autori dello studio ipotizzano che i due casi rimanenti siano in realtà dei falsi negativi (cioè il test di diagnosi per il SARS-CoV-2 non ha funzionato su di loro).
Inoltre rispetto alla casistica dei cinque anni precedenti, i dieci casi sono risultati in media più gravi, con più complicanze a livello cardiaco e anche l'età media dei pazienti è diversa dal consueto. Gli autori affermano che i loro risultati dimostrano un'associazione tra l'epidemia di Covid-19 e una condizione infiammatoria simile alla malattia di Kawasaki nella provincia di Bergamo.
Secondo i ricercatori i casi di malattia legati alla sindrome coronavirus sono da classificare come malattia "simile alla sindrome di Kawasaki", perché i sintomi sono differenti e più gravi rispetto alla patologia come conosciuta finora.
"Stiamo iniziando a vedere casi di pazienti che arrivano in ospedale con i segni della malattia di Kawasaki anche in altre aree duramente colpite dalla pandemia, come New York e l'Inghilterra Sud-Orientale - ha affermato l'autore principale del lavoro Lorenzo D'Antiga -. Il nostro studio fornisce la prima chiara evidenza di un legame tra l'infezione da SARS-CoV-2 e questa condizione infiammatoria".
"Nella nostra esperienza - ha spiegato un altro autore, Annalisa Gervasoni - solo una quota molto ridotta di bambini con SARS-CoV-2 sviluppa i sintomi della malattia di Kawasaki. Comunque - conclude - è importante capire le conseguenze del virus nei bambini, specie ora che i Paesi si avviano all'allentamento delle misure di lockdown".
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