Virus, cura plasma: De Donno spiega su Facebook perché era sparito dai social
Il medico pneumologo del Carlo Poma di Mantova ha riattivato la sua pagina Facebook per spiegare il motivi del proprio allontanamento dalle scene e spegnere le fantasie dei complottisti
Giuseppe De Donno è tornato. Dopo due giorni di silenzio stampa assoluto e disattivazione dei propri profili social, il medico pneumologo dell'ospedale Carlo Poma di Mantova e promotore della cura anti coronavirus attraverso il plasma dei guariti, ha riattivato la sua pagina Facebook per spiegare il motivi del suo allontanamento dalle scene e spegnere le fantasie dei complottisti.
"Nei giorni scorsi la pressione mediatica e popolare sul mio operato è stata tale da non permettermi di operare serenamente, soprattutto nell’ambito della sperimentazione del protocollo implementato insieme ai colleghi del San Matteo di Pavia", dice De Donno. "Se ho parlato l’ho fatto semplicemente per fare informazione e vedo però che questa è stata recepita da alcuni come mezzo per azzuffarsi con chi la pensa diversamente".
"I miei interventi sui mass media sono stati animati dal solo spirito divulgativo e da un auspicabile sereno e professionale confronto con i colleghi su un protocollo che, oggettivamente, ottiene risultati lusinghieri, incoraggianti, ancorché oggetto di ulteriori approfondimenti scientifici", continua De Donno.
"Non sono disponibile in questo momento a risse televisive, a zuffe mediatiche, con questo o quel collega, atteso che essendo tutti noi medici lavoriamo per una causa unica che è la lotta al Coronavirus, a questo terribile virus che ha determinato questa maledetta pandemia che ha causato molti morti nel nostro Paese, molti morti nel mondo. Gli occhi di questi morti non me li dimenticherò mai. E, a differenza di come può pensare qualcuno, non utilizzo mai i morti per farmi pubblicità, questa è una speculazione che non accetterò mai".
Niente complotti dunque, e niente scontri con gli altri colleghi che si stanno battendo contro il Covid-19 in queste settimane difficili.
"Grazie a tutti voi che in queste giornate durissime mi siete stati vicino aprendo social alternativi alla mia pagina Facebook. Vi ringrazio, vi ringrazio e vi abbraccio, però state attenti. Voglio che questi social siano un momento di vicinanza e un momento di amore, non utilizziamoli per fare cose alternative che non sono nel mio obiettivo, che è quello di promuovere la scienza".