Primo Maggio, rider protestano in piazza a Bologna e a Torino
Nel capoluogo piemontese una quarantina di manifestanti è scesa in strada al grido di "scrivete la vostra rabbia su un muro". Nella città emiliana lo slogan era: "Non siamo eroi, siamo lavoratori. Diritti, reddito, dignità"
La protesta dei rider a Torino
Un gruppo di rider, gli addetti alle consegne del cibo a domicilio, hanno fatto un presidio in piazza Nettuno, nel centro di Bologna, in occasione del Primo Maggio. I manifestanti hanno esposto uno striscione con scritto: "Non siamo eroi, siamo lavoratori. Diritti, reddito, dignità". Anche a Torino una quarantina di ciclofattorini hanno protestato con un corteo di bici, in scia allo sciopero nazionale nel giorno della Festa dei Lavoratori.
"Non lavorate, scrivete la vostra rabbia su un muro, rovesciate gli ordini a terra, fidatevi della vostra capacita' di organizzarvi" era stato l'appello del collettivo torinese dei rider Deliverance Project. Le persone che hanno partecipato alla protesta hanno chiesto ai colleghi e ai ristoranti di bloccare gli ordini e di non consegnare il cibo a domicilio.
"Non ci siamo mai fermati", ha invece dichiarato Riders Union, il sindacato che ha promosso la protesta a Bologna. "Siamo considerati lavoratori indispensabili, ma senza uno straccio di diritto, esposti a continui ricatti di licenziamento e privi di una fornitura adeguata dei dispositivi di protezione individuale da parte delle piattaforme. Ma come può un lavoratore essenziale essere pagato quattro euro a consegna? Come si può accettare che chi svolge un servizio essenziale possa lavorare senza che l'azienda gli fornisca mascherine e gel per le mani? Come si può considerare sicuro un luogo di lavoro dove basta una email per essere licenziati in tronco?".