Coronavirus, Fontana: la nostra delibera sulle Rsa uguale a quella del Lazio | La replica: "Da noi nessun caso Lombardia"
Secondo il governatore lombardo c'è stato "un attacco nei miei confronti in quanto rappresentante di una certa parte politica". Ma da Roma rispondono: "Nessuna promiscuità nelle nostre case anziani"
Una delibera simile a quella della Lombardia sulle Rsa "era stata presa dal Lazio. Ma al governatore del Lazio non è stato fatto alcun tipo di contestazione". Così il presidente della Regione, Attilio Fontana, sottolineando come ci sarebbe "un attacco nei miei confronti in quanto rappresentante di una certa parte politica". Ma il Lazio replica: "Nessun caso simile nella nostra regione".
Secondo il governatore lombardo "si sta facendo quel fuoco incrociato che è sempre stato fatto quando al governo c'era un rappresentante del centrodestra". Il problema delle residenze per anziani, aggiunge, "non è lombardo, laziale o italiano, è europeo". E il motivo è che "quando si riesce a inserire un virus letale come questo in un luogo dove sono ricoverati i soggetti più deboli, si rischia di fare veramente un disastro. Però tutte queste cose non vengono dette e si cerca di attaccare l'organizzazione lombarda".
Il Lazio replica: "Nessun caso Lombardia nella nostra regione" - La Regione guidata da Nicola Zingaretti però ribatte spiegando che nelle Rsa del Lazio non c'è "nessuna promiscuità tra positivi e negativi, nessuna facilità nel contagio, nessun caso Lombardia nel Lazio. Anzi l'opposto di quanto sembra essere stato fatto in Lombardia". Nella nota si replica a Fontana invitandolo a informarsi "bene prima di accusare" e si chiarisce: "Ancora una volta la Regione Lazio si trova a smentire una bufala diffusa per infangare il lavoro fatto durante questa emergenza". "Alcuni giornali - continua il comunicato -, prendendo spunto da una richiesta di disponibilità fatta alle Rsa del territorio della Regione per creare strutture esclusivamente Covid, vorrebbero far credere al lettore che, al pari della Lombardia, il Lazio avrebbe facilitato il contagio nelle residenze dedicate agli anziani. E' totalmente falso. Quell'avviso pubblicato sul sito regionale aveva come obiettivo di individuare quelle Rsa disponibili a diventare centri Covid, ossia luoghi che avrebbero ospitato esclusivamente pazienti contagiati che non necessitavano di ricovero ospedaliero. Scelta fatta per isolare i contagiati e contenere il firus. Quindi nessuna promiscuità tra positivi e negativi".
Assessore Lazio: "Su Rsa Fontana mistifica" "Fontana non si permetta di mistificare, nel Lazio si sono create Rsa esclusivamente Covid per pazienti positivi che secondo le indicazioni cliniche non necessitano di ricovero ospedaliero. Lunedì ne apriremo una interamente pubblica a Genzano di Roma". Così in una nota l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
Fontana: "I numeri ci danno ragione" - Commentando gli ultimi dati della malattia poi, il governatore lombardo dice che "i numeri iniziano a darci ragione, a dimostrare che rispettando le regole si riuscirà a uscire da questa maledetta pandemia" e ha invitare a fare "ancora uno sforzo" perché "siamo vicini". Il 4 maggio, ha spiegato a Radio Padania, "si ricomincerà gradualmente, si dovranno ancora subire delle limitazioni,ancora fare delle piccole rinunce. Io credo che le cose andranno bene e che riusciremo a dire finalmente basta a questa situazione. Penso quindi che si debba dire grazie a tutti i lombardi che hanno lottato".
Fontana: "Nessuna accusa a Lazio, ma diverso trattamento da media" "Caro presidente Zingaretti, forse lei dovrebbe fare più attenzione alle dichiarazioni che rilascia. Io non ho accusato né lei, né la sua Regione. Ho semplicemente fatto notare il diverso modo di trattare le notizie, da parte di certa stampa, a seconda di chi governa", scrive poi Fontana.
"Trovo infatti che la vostra delibera, così come la nostra - prosegue Fontana - partano dalla stessa ratio: isolare i pazienti Covid. Noi ne avevamo bisogno, per dimetterli da reparti ospedalieri in un momento di grande saturazione dei posti letto, voi per spostarli dalle Rsa". "Identici - conclude il governatore della Lombardia - sono i requisiti richiesti da entrambe le delibere per le strutture che avrebbero dovuto ospitarli: indipendenti e con organici dedicati. Quindi per riprendere le sue parole 'nessuna promiscuita', nessuna facilità nel contagio'. Trovo pertanto inopportuna e di cattivo gusto la sua conclusione 'nessun caso Lombardia, nel Lazio'".