Coronavirus, Petrosillo (Spallanzani): "Con test sierologici c'è il rischio di falsi negativi"
L'infettivologo a "Live - Non è la d'Urso": "Il tampone resta l'unica soluzione valida"
Negli ultimi giorni, alcune regioni italiane si stanno attivando per testare la positività al coronavirus attraverso l'utilizzo di test sierologici che, rispetto al tradizionale tampone, permetterebbe di individuare chi ha già sviluppato o meno gli anticorpi.
Tuttavia, al momento, quella dei test con prelievo del sangue non può essere la strada prioritaria, come conferma l'infettivologo dello Spallanzani Nicola Petrosillo a "Live - Non è la d'Urso": "I test col tampone verifica la presenza del virus, quelli sierologici invece dicono se c'è presenza di anticorpi - spiega - Tuttavia, l'assenza di anticorpi non ci dice che l'infezione non sia già in atto generando così quelli che noi chiamamo i falsi negativi. Al momento il tampone è l'unica via certa per accertarci della positività al virus".