Di Maio: "Coronabond? Non mi interessano i nomi ma le soluzioni" | Scholz: "Mes senza condizioni assurde"
Dombrovskis (Commissione Ue): "Ci sono molte opzioni sul tavolo"
"I coronabond? Non mi interessa come chiameremo gli strumenti per il contrasto alla crisi. Dobbiamo trovare lo strumento migliore e reagire insieme all'aggravarsi della crisi economica". Lo ha affermato il ministero degli Esteri, Luigi Di Maio, in un'intervista rilasciata al settimanale tedesco Der Spiegel. "Abbiamo bisogno di tutta la forza dell'Ue e delle garanzie di Stato europee per rendere sicuro il futuro dell'Europa", ha aggiunto.
"L'Italia - ha sottolineato Di Maio - ha sempre dimostrato di onorare i suoi debiti. Inoltre, l'anno scorso abbiamo addirittura ridotto il nostro deficit all'1,9 per cento del prodotto interno lordo - anche se in precedenza avevamo concordato un margine superiore al 2 per cento con la Commissione Ue".
Inoltre, ha evidenziato il ministro degli Esteri, "dobbiamo tenere presente che gli Stati Uniti, come concorrente economico dell'Ue, mettono a disposizione due trilioni di dollari, cioè 2mila miliardi. Anche la Cina sta mobilitando somme enormi. Le imprese di questi Stati potrebbero anche uscire più forti dalla crisi. Noi in Europa dobbiamo trovare una risposta adeguata".
Ministro tedesco Scholz: "Niente coronabond, ma Mes senza condizioni assurde" "L'Italia desidera una forte risposta europea alla pandemia e ha ragione, bisogna darla e per questo non ci devono essere assurde condizioni come è stato in passato". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, aggiungendo che "non ci sarà una Troika nel Paese che detta come si deve fare politica ma i coronabond non sono adeguati".
Dombrovskis (Commissione Ue): "Ci sono molte opzioni oltre i coronabond" "Esploriamo tutte le opzioni, i coronabond hanno molti titoli sui giornali e c'è una controversia politica, ma ci sono molte opzioni in preparazione, sottolineo il bilancio pluriennale Ue che sarà il nostro piano Marshall, come ha detto von der Leyen, e deve essere ambizioso, con fondi in anticipo e una forte componente sugli investimenti". Così il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis.