Suora e medico, dall'epidemia di ebola in Congo a quella del coronavirus in Lombardia la guerra in prima linea di Angel Bipendu
La religiosa ha scelto di buttarsi nella mischia entrando a far parte di una task force di sanitari nella Bergamasca, dove presta servizio visitando quotidianamente i malati nelle loro case
Nel 2018 era sopravvissuta all'ebola che aveva messo in ginocchio il suo Paese d'origine, il Congo. Oggi suor Angel Bipendu, 47 anni, combatte in Lombardia contro un'altra terribile epidemia, quella del coronavirus. Lei, che è anche medico e che vive in provincia di Bergamo, ha scelto di mettersi al servizio dei malati, che assiste ogni giorno.
"Tutti abbiamo paura - ammette - ma io ho chiesto al Signore di darmi la forza perché i malati hanno bisogno di me". E così suor Angel è andata in prima linea a combattere contro questa terribile malattia. Da qualche giorno è entrata a far parte di una task foce di sanitari con i quali si reca al domicilio di malati, o sospetti malati, di Covid-19: li visita, li assiste, li cura. Quando le chiedono come vive questa nuova terribile prova dopo aver combattuto l'ebola nel suo Paese lei risponde con semplicità: "In Congo era terribile, la gente è abbandonata. Qui in Italia invece il governo fa di tutto per aiutare i cittadini".