Half-Life: Alyx, il nuovo corso della realtà virtuale parte da un capolavoro
A tredici anni dall'ultimo episodio, Valve torna con un nuovo videogioco della popolare serie Half-Life. Che arriva su PC, in esclusiva per gli headset in realtà virtuale
Il re è tornato: a più di dieci anni dall'ultimo episodio, Valve lancia un nuovo capitolo di Half-Life destinato a far discutere: sì, perché il nuovo gioco della popolare serie videoludica non arriva in versione tradizionale, ma è concepito esclusivamente per un utilizzo in realtà virtuale. Lo scopo di Valve, con Half-Life: Alyx, è di creare un nuovo punto di riferimento per la VR, un gioco così bello e irresistibile da convincere i più ad acquistare tutto il necessario per isolarsi dal mondo in cui viviamo.
L’obiettivo è nobile e interessante, soprattutto perché la realtà virtuale non è mai realmente decollata, nonostante gli sforzi di colossi come Oculus (e Facebook) o HTC. È proprio per questo che Half-Life: Alyx è importante. È il primo gioco caratterizzato da un budget importante a essere interamente concepito per la VR.
Alyx non è la classica tech demo che vuole mostrare le potenzialità di una tecnologia, né un’avventura da completare in un pomeriggio. È un Half-Life a tutti gli effetti, con durata e profondità paragonabili a quelle di Half-Life 2. Un gioco simile, ma estremamente diverso al predecessore. Diverso per ritmo, movimento, tensione. Un mix esplosivo che dà vita a un nuovo punto di riferimento per la realtà virtuale.
Il gioco è pensato per farti prendere confidenza con il tuo nuovo corpo virtuale, con il sistema di movimento e l’interazione con gli oggetti. Il flusso introduttivo, in tal senso, è un piccolo capolavoro nella sua capacità di presentare ogni elemento in modo intuitivo, senza mai sembrare un tutorial e risultare confuso o faticoso. Creare uno sparatutto in soggettiva completo interamente in VR richiede un approccio diverso, un'attenzione ai dettagli molto più elevata.
Half-Life: Alyx è la prima esperienza virtuale nella quale tutto sembra al posto giusto, dall’inizio alla fine. Valve ha cercato di minimizzare il problema delle difficoltà che diversi cervelli possono avere in reazione alle scene e sequenze di gioco, creando una suite di opzioni molto più flessibile: il sistema di movimento può essere gestito in più modi, dal semplice teletrasporto a un movimento continuo che passa dai controller alla posizione della testa. Coinvolgente sì, ma che per alcuni soggetti potrebbe portare alla temutissima motion sickness.
Tutto il gioco può essere affrontato in piedi, senza muoversi e senza la necessità di fare spazio nella stanza per avere qualche metro in più a disposizione (che male non fa, soprattutto in lunghe sessioni di gioco). Il gioco invita a giocare in piedi (per quanto sia possibile giocare da seduti) per non rompere completamente l’illusione di essere davvero proiettati nel mondo di gioco. Ciò rende tutto più vero e avvolgente, ma allo stesso tempo sfiancante e stressante per più di un paio d’ore.
Già, perché poi entra in gioco il coinvolgimento emotivo, che in Half-Life: Alyx si avvicina tremendamente alla realtà. Il mondo di gioco è profondo e credibile, in perfetto stile Half-Life, tanto da farci dimenticare ben presto di essere all'interno di un mondo virtuale. Il cervello è ingannato al punto da far scattare tutti quei meccanismi di difesa che entrerebbero in gioco in situazioni di pericolo.
Emozioni vissute quotidianamente giocando a videogiochi d'azione e avventura qui assumono un significato tutto diverso: sappiamo di non essere fisicamente in pericolo, ma il cervello resta comunque in allerta, dando vita a sensazioni intense, impagabili, ma assolutamente lontane dall'idea di relax. Il tutto, però, senza correre il rischio di tramutare il piacere in terrore. I level designer di Valve hanno studiato una disposizione intelligente dei mostri, così da non scatenare il panico, dando vita a risultati fenomenali che si sposano alla perfezione con la storia narrata.
Alyx incoraggia il giocatore a esplorare, indirizzandolo allo stesso tempo su binari che mostrano scene spettacolari: il gioco impreziosisce la narrazione con dei dialoghi (solo ed esclusivamente in inglese) eccelsi, che oltre a raccontare la trama esplorano ed espandono il ricchissimo mondo narrativo di Half-Life. La sapienza di Valve emerge anche dall'elemento di maggior spicco dell’interfaccia: i guanti gravitazionali di Alyx, che permettono di afferrare oggetti a distanza.
Oltre a essere perfettamente in tema con la serie sci-fi, i guanti gravitaizonali risolvono i problemi di ergonomia e mettono in secondo piano quelle interazioni che potrebbero minare anche in minima parte il coinvolgimento. Potrete raccogliere oggetti con un rapido movimento del polso, senza dovervi chinarsi mille volte e risolvendo in parte il problema della non leggerezza dei visori in realtà virtuale, che rendono spesso difficile giocare per lunghi periodi.
L'esperienza di gioco di Alxy prosegue tra enigmi, puzzle ambientali che rievocano l'era di Half-Life 2 e tante sparatorie. Le armi vanno caricate manualmente, lasciando cadere il caricatore vuoto e inserendo quello nuovo, creando di conseguenza momenti di tensione incredibili. Half-Life: Alyx è una delle esperienze più intense mai viste in un videogioco, a riprova delle potenzialità incredibili del medium della realtà virtuale.
La somma di questi elementi rende Alyx un capolavoro, una pietra miliare della storia della VR: è il primo gioco a esplorarne seriamente alcune potenzialità e a prendere delle decisioni audaci. Il futuro della realtà virtuale comincia da qui: se potete permettervi una spesa pazza, Half-Life: Alyx è sufficiente a giustificare la follia, ma siamo ancora lontani dal giorno in cui ogni giocatore che si rispetti non potrà fare a meno di un visore. Quel che è certo è che siamo davanti a un gioco importante, nonché a uno sfoggio di forza e potenza che potrebbe dare al mondo VR la spinta di cui ha bisogno.
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo giocado ad Half-Life: Alyx su PC, utilizzando un headset HTC Vive con i suoi controller, impostando la qualità sul massimo livello di dettagli possibile. Il gioco include un buon sistema di gestione e calibrazione degli accessori, che permette di rendere più confortevole l'esperienza di gioco nelle sessioni più lunghe.
Può piacere a chi…
… ama le esperienze in realtà virtuale
… attendeva con ansia un nuovo capitolo di Half-Life
… vuole comprendere le reali potenzialità di questa tecnologia
Potrebbe deludere chi…
… non ha mai sopportato la serie di Valve
… soffre di motion sickness causato dalle esperienze VR
… non ama gli sparatutto in prima persona
Half-Life: Alyx è un gioco consigliato ai maggiori di 18 anni.