Coronavirus, Merkel in quarantena dopo incontro con medico positivo
La Cancelliera continuerà il proprio lavoro da casa e sarà sottoposta a controlli quotidiani
La cancelliera tedesca Angela Merkel entra in quarantena dopo aver incontrato un medico risultato poi essere positivo al coronavirus. Lo riferisce il portavoce citato dalla Dpa. La Merkel nei prossimi giorni si sottoporrà a test regolari e continuerà il proprio lavoro da casa. CORONAVIRUS, SEGUI IN TEMPO REALE LA SITUAZIONE CLICCANDO QUI
Appena ha saputo del medico positivo al test del coronavirus, incontrato venerdì scorso, Angela Merkel "ha immediatamente deciso di ritirarsi in quarantena a casa". La cancelliera tedesca "nei prossimi giorni si sottoporrà al test, perché un test attualmente non sarebbe completamente attendibile", ha fatto sapere il portavoce Steffen Seibert in una nota. "Anche dalla quarantena in casa la cancelliera sarà in servizio", la conclusione.
La notizia della quarantena della Merkel - che ieri tra l'altro era stata fotografata a fare personalmente la spesa in un supermercato di Berlino - è l'epilogo di un'importante giornata di lavoro per il governo tedesco, che nel pomeriggio ha provato ad allineare i 16 Laender con una nuova stretta sulla vita pubblica dei tedeschi: ora potranno uscire in strada al massimo in due (incontrando anche una persona estranea al nucleo abitativo pero'). L'eccezione riguarderà soltanto le famiglie e
coloro che già vivono assieme. Nella stessa riunione si è decisa l'immediata chiusura di ristoranti e trattorie, laddove non fosse ancora in vigore. Chiusi anche parrucchieri e centri di cosmetica, che erano finora (diversamente dai negozi) dispensati dal blocco.
"I casi di contagio da coronavirus aumentano a una velocità preoccupante", ha detto la cancelliera incontrando la stampa, e per questo occorre una "riduzione al minimo assoluto" dei contatti sociali. Nei luoghi pubblici, come i supermercati, andranno inoltre mantenute le distanze "almeno 1,5 metri, meglio due", ha spiegato la Bundeskanzlerin. Quelle che si annunciano oggi sono "regole non consigli", il rispetto sarà garantito attraverso "la sorveglianza della polizia e degli addetti all'ordine pubblico", e le "violazioni verranno sanzionate", la precisazione.
"Vi prego di contribuire e di mostrare ragionevolezza e cuore per salvare vite", l'appello della cancelliera ai concittadini, che la leader ha comunque ringraziato per la condotta tenuta finora, complessivamente in linea con le indicazioni date. Anche Merkel ha sottolineato però che i party sono "inaccettabili": il richiamo e' al fenomeno
delle feste (i 'coronaparty') dei giovanissimi, che non hanno rinunciato nei giorni scorsi a incontrarsi nei parchi per celebrare il periodo degli esami di maturità. Un comportamento che ha suscitato indignazione nella politica come nell'opinione pubblica.
Il vertice domenicale, cui hanno partecipato anche i ministri delle Finanze, degli Esteri, dell'Interno e della Salute, non è stato affatto segnato dall'armonia: anzi, il conflitto esploso con la Baviera che ha anticipato alcune mosse venerdì scorso, annunciando il divieto di contatti per prima, ha portato Markus Soeder a minacciare di lasciare la teleconferenza. E il potente governatore bavarese ha mantenuto regole più severe per il suo Land, dove non è possibile in assoluto incontrare persone (a
meno che non siano del proprio nucleo abitativo) all'aperto. Anche la Sassonia ha poi annunciato un lockdown più severo: si potrà uscire di casa solo per andare al lavoro o a fare la spesa. Nel resto del paese invece, secondo quanto stabilito oggi, si potrà farlo oltre che per le emergenze e le necessità, anche per sport individuali o semplicemente per prendere una boccata d'aria. Il presidente del Nordreno-Vestfalia, Armin Laschet, ha spiegato che impedire alla gente di uscire di casa non è ritenuta una misura adeguata, mentre il veto dei contatti è un provvedimento "orientato all'obiettivo" di ridurre al minimo la vita sociale. "È una questione di vita o di morte", ha
affermato, annunciando multe fino a 25 mila euro per chi dovesse violare le regole. Che incontrera' tolleranza zero".