Coronavirus: in Spagna ospedali in crisi, Francia in stato d'emergenza, Germania verso lockdown nazionale
Macron avverte i suoi: "Siamo all'inizio, ma lo Stato regge", mentre Berlino è pronta a strette sulla circolazione, dopo scuole e negozi
Sono oltre 250mila i casi di coronavirus nel mondo. In Spagna superati i mille morti e ospedali in tilt, mentre in Francia il presidente Macron avverte: il Paese: "Siamo all'inizio della crisi", ma "lo Stato regge". Nella Germania, che aveva chiuso per ora scuole e negozi, sul fronte dell'inasprimento delle misure sulla circolazione, la Baviera non si muove da sola. In Olanda, in un giorno 30 morti e 534 contagi. In Grecia quasi 500 casi, chiusi tutti gli spazi verdi ad Atene e nell'Attica.
La Spagna - Al momento, una situazione molto preoccupante è quella spagnola, con un numero di casi che si attesta attorno alla meta' rispetto all'Italia (20mila registrati a Madrid, 40mila in Italia). Ma questo colloca il Paese iberico al terzo posto per contagi nel mondo, dopo Cina e Italia. E' dramma nei nosocomi spagnoli, soprattutto nei reparti di terapia intensiva: sono morte più di mille persone e altrettante lottano per uscirne vive. Preoccupa poi la storia di Francisco Javier Collado, militare della Guardia Civil, scomparso a 38 anni: non aveva altre patologie oltre al Covid-19.
La Francia - Il presidente Emmanuel Macron, partecipando al consiglio di Difesa e visitata l'unità di crisi al ministero dell'Interno, afferma: "Abbiamo preso misure eccezionali per assorbire questa prima ondata". Non nasconde, però, che è una fase iniziale della crisi, ma "lo Stato tiene". Il Senato di Parigi ha adottato in prima lettura un disegno di legge che permetterà di entrare in uno stato d'emergenza sanitaria, che conta 12.612 casi confermati e 450 morti.
La Germania - Con gli occhi puntati con angoscia e sgomento a quello che sta accadendo in Italia, anche la Germania, che per ora aveva chiuso scuole e negozi, va verso una qualche forma di lockdown. In un decisivo incontro, domenica, Angela Merkel affronterà la situazione con i presidenti dei Laender per armonizzare le misure del Paese, rallentato dal suo forte regionalismo. Il primo a fare un passo avanti è stato però Markus Soeder, il leader bavarese, che ha imposto nuove misure che restringono ulteriormente i movimenti dei suoi concittadini per provare a fermare la diffusione del coronavirus. In un contesto ogni giorno più allarmante - la Sueddeutsche Zeitung parla di 18mila casi e 52 vittime - i tedeschi fanno cadere anche il tabù del debito. Lunedì saranno annunciate nuove misure a sostegno delle imprese.