Cardarelli di Napoli, l'Azienda Ospedaliera precisa: "Non abbiamo malati immaginari, sono 33 gli operatori sanitari assenti giustificati per malattia"
La risposta dell'Ospedale dopo l'accusa del direttore delle Emergenze: "In 249 si nascondono dietro un certificato medico fasullo"
Al Cardarelli di Napoli "non ci sono malati immaginari, gli assenti giustificati per malattia sono 33". Lo ha precisato l'Azienda Ospedaliera dopo la denuncia sui social di Ciro Mauro, direttore del dipartimento Emergenze, che aveva parlato di 249 operatori sanitari in malattia: "Penso a tutti gli operatori che sono al loro posto e penso anche a quelli che si nascondono dietro un certificato medico fasullo lasciando i colleghi da soli a lavorare", aveva scritto.
Il Cardarelli: "Non abbiamo malati immaginari" La direzione strategica dell'Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli ha precisato di aver visionato "i documenti puntualmente verificati dalla direzione amministrativa. I numeri, certificati e verificabili, riferiscono di un organico di 739 medici dei quali 276 impegnati nel Dipartimento di Emergenza Urgenza Dea. Dei 739 medici impegnati a combattere l'emergenza legata al coronavirus e a tutte le altre patologie i medici assenti per malattia sono 33. Di questi 17 operano nel Dipartimento di Emergenza Urgenza DEA e altri 16 sono invece assegnati ad agli altri dipartimenti assistenziali. È bene rilevare anche che dei 33 medici attualmente in malattia 4 sono affetti da anni da gravi patologie e 4 sono stati accertati Covid positivi".
"Non abbiamo rancore contro questi, solo commiserazione - aveva scritto Mauro su Facebook, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano -. Il Cardarelli andrà lo stesso avanti conseguendo come al solito i migliori risultati della Sanità campana". In tutta la Campania al momento sono 423 i positivi al coronavirus, 258 solo nella provincia di Napoli.
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L'ira del sindaco De Magistris: "Vigliacchi da licenziare" - "Questa è una guerra in cui molti soldati stanno combattendo in prima linea senza elmetto, senza giubba e anche senza armi. Questi sono i nostri eroi. Poi ci sono i vigliacchi, i traditori, quelli che scappano. Questi vanno colpiti. Per me a chi adesso abbandona il campo di battaglia non va fatto il procedimento disciplinare ma va licenziato", era stata la reazione del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.