Dal Molise il dizionario della quarantena: su "Una parete per sé" foto e parole nella 'normalità' da coronavirus
Una fotografa e un'aspirante scrittrice di Larino raccontano a Tgcom24 il progetto diffuso su Instagram e Facebook per raccontare la nuova vita da isolati forzati tra i propri oggetti di uso domestico, magari dimenticati e ora riscoperti
"Alla notizia dell'isolamento forzato per coronavirus anche noi abbiamo avuto una sensazione di vuoto improvviso; così da questa riflessione della mia amica fotografa che si è ritrovata a fissare un muro della sua stanza nasce il progetto 'Una parete tutta per sé' al quale partecipo". Inizia a raccontare così Chiara Vitulli, studentessa 25enne e aspirante scrittrice, l'iniziativa nella quale è stata coinvolta, per la stesura dei testi, dalla fotografa 27enne Francesca Perrotta, entrambe di Larino (Campobasso). L'idea è produrre quotidianamente con un post su Instagram e Facebook una sorta di dizionario della quarantena, richiamando Virginia Woolf e il suo "Una stanza tutta per sé".
"Con le vite oggi stravolte, - prosegue a Tgcom24 Chiara Vitulli, - su questa parete bianca possiamo porre oggetti che richiamano la quotidianità di una volta, perché essi sono ancora presenti e possono riportarci ai giorni passati, quando magari a loro neanche badavamo, scontati com'erano".
"Così attraverso il nostro punto di vista e sfruttando le nostre passioni, con 15 post pubblicati uno per volta ogni sera alle 20 sui nostri profili social, vogliamo porre l'attenzione su cose che hanno sempre fatto parte della nostra vita, della nostra normalità e che adesso in questa situazione stiamo riscoprendo. L'immagine è accompagnata da una parola e da un breve testo esplicativo; alla fine c'è una domanda retorica finale che invita alla riflessione".
"E partendo da 'Una stanza tutta per sé' che Virginia Woolf consigliava alle donne per potersi dedicare alla scrittura, sulla nostra parete bianca tutti possono raccontarsi e raccontare la propria quarantena", aggiunge.
"Uno dei post, quello di maggior successo, si intitola 'L'armatura' e propone davanti alla nostra parete bianca una mascherina e un paio di guanti e ci chiediamo se basteranno a vincere questa battaglia contro il nuovo nemico, il coronavirus - conclude. - In tanti hanno condiviso e commentato, con riscontri positivi rispetto al progetto che avrà una fine 'ciclica', perché purtroppo l'emergenza potrebbe continuare".