Coronavirus, il Viminale conferma: non c'è il divieto di passeggiata
Chi esce di casa per prendere aria, per portare fuori il cane, per andare dal tabaccaio o in edicola non è passibile di sanzione. Servirà comunque l'autocertificazione e c'è un forte invito a restare in casa
E' possibile uscire per fare una passeggiata? In tempi di divieti per l'emergenza coronavirus è questa la domanda che tutti si pongono. Di fatto nei decreti finora emanati dal governo non c'è un divieto assoluto di passeggiata. Fonti del Viminale confermano che chi esce di casa per prendere aria, per portare fuori il cane, per andare dal tabaccaio o in edicola non è passibile di sanzione. Anche la protezione civile spiega che non esiste un "divieto di passeggiata" tout court. C'è, tuttavia, un forte invito a restare in casa.
Anche per chi circola a piedi servirà comunque l'autocertificazione per indicare lo spostamento che si sta effettuando: da quale luogo si proviene a quello in cui si è diretti. Se si è sprovvisti del documento, le forze dell'ordine hanno comunque il foglio da consegnare all'interessato, che lo compilerà sul posto. Le attività motorie all'aperto restano consentite, a patto che le si svolga da soli.
"Si deve evitare di uscire di casa". E' questo quello che si legge nei decreti del governo per fronteggiare il diffondersi del Covid-19. Gli unici spostamenti consentiti sono quelli dettati dai quattro validi motivi: lavoro inderogabile, necessità (spesa o farmacia), salute e rientro al proprio domicilio.
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