Fuggiti da Milano per il coronavirus, le Regioni del Centro-Sud li mettono tutti in quarantena
Prima la Puglia, poi anche Campania e Sicilia e via via tutte le altre hanno annunciato la volontà di isolare tutti quelli in arrivo da Milano partiti dopo il decreto che isolava la Lombardia
Saranno messi in quarantena tutti quelli che nelle prossime ore arriveranno con treni e bus provenienti dalla Lombardia: lo hanno deciso le regioni Puglia, Campania e Sicilia. Anche altre regioni si stanno attrezzando. Le scene di fuga in massa dopo l'emanazione del decreto che di fatto isola la Lombardia e altre 11 province, hanno fatto il giro del mondo. I governatori hanno stigmatizzato la decisione di queste persone e sono passate alle vie di fatto.
La situazione in Puglia - Una ordinanza che dispone l'isolamento fiduciario per 14 giorni per chi da ieri è rientrato in Puglia dalla Lombardia e dalle province indicate dal nuovo Dpcm sull'emergenza Coronavirus è stata firmato nel corso della notte dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Lo ha annunciato lo stesso governatore in un post su Facebook dopo le notizie "sulla 'fuga' da parte di centinaia di persone che, in vista dell'entrata in vigore del Dpcm, hanno lasciato" la Lombardia e le Province indicate nel decreto. ". "La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza - si sottolinea - comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge". Saranno i prefetti ad assicurare "l'esecuzione delle misure disposte con la seguente ordinanza" che è stata trasmessa anche ai sindaci.
La situazione in Sicilia - "Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento". Lo impone un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e in fase di notifica ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell'Isola. Nella sua ordinanza, il governatore richiama le competenze comuni a tutte le regioni italiane e quelle previste dallo Statuto siciliano che conferiscono al
presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità. "Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento", ha esortato Musumeci dal suo isolamento domiciliare dove si trova per precauzione dopo il contatto avuto mercoledì a Roma con il collega Zingaretti.
La situazione in Campania - Obbligo di isolamento domiciliare per le persone rientrate in Campania dalla zona rossa definita nel decreto del Presidente del Consiglio. Lo prevede un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Dovranno "mantenere lo stato di isolamento fiduciario per 14 giorni dall'arrivo con divieto di contatti sociali". Ed osservare "il divieto di spostamenti e viaggi", rimanendo raggiungibili "per ogni eventuale attività di sorveglianza". Chi imbarca per
Ischia e Procida dal porto di Pozzuoli (Napoli) viene sottoposto ai controlli sanitari per il coronavirus. Ai concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e autostradale "è fatto obbligo di acquisire e mettere a disposizione delle forze dell'ordine e dell'unità di crisi regionale", dei Comuni e delle Asl "i nominativi dei viaggiatori relativamente alle tratte provenienti da Milano o dalle Province indicate nel decreto del Presidente del Consiglio "con destinazione aeroporti e le stazioni ferroviarie, anche dell'Alta Velocità del territorio regionale". Lo stabilisce l'ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Tutte le altre Regioni - Ma a seguire anche le altre Regioni del Centro Sud si sono attrezzate e hanno emanato decreti ad hoc. L'Abruzzo parla di un vero e proprio "esodo biblico" a cui sarà imposta la quarantena che però sarà inutile se non "sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro
famiglie". Stessa sorte per chi torna in Basilicata dalla zona rossa dell'epidemia è obbligato ad andare in "isolamento fiduciario", comunicando la sua presenza al medico
di base, al pediatra se si tratta di un minorenne, o al numero verde regionale 800996688.