Coronavirus, "Le Iene" incontrano l'aggressore di un giovane cinese
La testimonianza del 21enne che ha aggredito un ragazzo con una bottiglia: "Il virus non c'entra"
L'inviato de "Le Iene" Nicolò De Devitiis incontra Matteo, 21anni, che in un bar del vicentino ha spaccato una bottiglia in testa ad Alex, un ragazzo cinese.
“Il razzismo non c’entra, lui è entrato nel locale, che era chiuso, e ha insultato la barista: le ha detto ‘pu....a’, io sono intervenuto per difenderla”. Ma poi aggiunge: “Uno straniero che entra nel mio paese deve portarmi rispetto”.
Diversa la versione di Alex: “Sono entrato e la barista mi ha detto di uscire perché sono cinese e ho il coronavirus. Io ho risposto che sono in Italia da 10 anni e quel ragazzo mi ha detto ‘cosa vuoi? Torna in Cina’. Poi mi ha rotto la bottiglia in testa, sono uscito e lui ha proseguito a colpirmi”.
La ‘Iena’ è quindi riuscita a far incontrare nuovamente i due: Alex, accompagnato dalla fidanzata, si rifiuta di stringere la mano a Matteo, che lo insulta pesantemente e minaccia di picchiarlo ancora.
Un incontro che inizialmente sembra peggiorare la situazione: “Non capisce niente, è un ritardato, devi sparire”, commenta Matteo. Alla fine però, Niccolò riesce a far stringere la mano ai due.