Harry rompe il silenzio: "Amo il mio Paese, ma non avevamo scelta"
"Il Regno Unito è la mia casa e un luogo che amo. Questo non cambierà mai", ha detto infatti durante un evento di beneficenza tenutosi a Londra
Il principe Harry rompe il silenzio dopo giorni di fibrillazioni dovuti all'annuncio di voler rinunciare, assieme alla moglie Meghan Markle, al suo ruolo di "senior royal". "Il Regno Unito è la mia casa e un luogo che amo. Questo non cambierà mai, ma io e Meghan non avevamo altra scelta", ha detto infatti durante un evento di beneficenza tenutosi a Londra.
"Voglio che sentiate da me la verità" "Prima di iniziare - ha esordito il duca di Sussex parlando per la prima volta dopo che sabato Buckingham Palace ha accolto la decisione di rinunciare al titolo dettando le condizioni del loro nuovo status - devo dire che posso solo immaginare quello che potreste aver sentito o forse letto nelle ultime settimane. Per questo voglio che ascoltiate da me la verità, per quanto posso condividere. Non come un principe, un duca, ma come Harry, la stessa persona che molti di voi hanno visto crescere negli ultimi 35 anni, ma con una prospettiva più chiara".
"Io e Meghan abbiamo gli stessi valori" "Sono cresciuto sentendo il sostegno di molti di voi - ha detto rivolgendosi ai sostenitori di Sentebale, l'ente benefico fondato dallo stesso Harry e dal principe Seeiso del Lesotho nel 2006 in onore di Diana allo scopo di perpetuare il suo aiuto ai malati di Aids e Hiv - e vi ho guardato mentre accoglievate Meghan a braccia aperte vedendomi trovare l'amore e la felicità che avevo sperato per tutta la vita. Alla fine, il secondo figlio di Diana si era fatto impalmare, evviva! So anche che mi conoscete abbastanza bene da confidare nel fatto che la donna che ho scelto come moglie abbia i miei stessi valori. E' così, ed è la stessa donna di cui mi sono innamorato".
"Non avevamo nessuna altra opzione" "Entrambi facciamo tutto il possibile per onorare la bandiera e svolgere i nostri ruoli per questo Paese con orgoglio. Dopo sposati, Meghan e io eravamo eccitati, fiduciosi ed eravamo qui per servire - ha proseguito - . Per tutte queste ragioni mi dà molta tristezza essere arrivati a questo punto. La decisione che ho preso per me e mia moglie di fare un passo indietro non è una decisione presa alla leggera. Ci sono stati molti mesi di discussioni, molti anni di battaglie. So che non avevo sempre ragione, ma al punto in cui eravamo, non c'era davvero altra opzione".
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