I food trend del 2020  

L'attenzione verso il cibo è altissima: qualità, quantità e ricerca di nuovi sapori che spesso riscoprono antichi legami con la cultura contadina

Il nuovo che profuma d'antico 

1 di 14
2 di 14
 Moringa
3 di 14
 Monk fruit
4 di 14
5 di 14
6 di 14
7 di 14
8 di 14
9 di 14
 Pollo Yassa
10 di 14
Sorgo
11 di 14
 Sorgo 
12 di 14
 Tamarindo
13 di 14
 Teff
14 di 14
 Tigernut

Cosa mangeremo quest’anno? Quali saranno gli alimenti e le mode che prenderanno piede nel nuovo decennio? Ecco qualche anticipazione.

Farine alternative

Un anno d’oro, quello appena passato, per il mondo della panificazione artigianale, in Italia e nel mondo. Che per quest’anno promette di replicare con una crescita dell’uso di farine alternative, come quinoa, canapa e tigernut (derivata dalle omonime noccioline), e di grani antichi, come il teff (cereale privo di glutine, ottenuto dai minuscoli semi di un cereale originario dell’Etiopia e dell’Eritrea) e il farro. Ma pare che il 2020 sarà anche l’anno delle farine di frutta e verdura, come quella di banana e quella di cavolfiore. E per gli amanti dell’healthy food, ci saranno anche le super farine che forniscono proteine ​​e fibre.

Pasta fresca

Il comfort food italiano per eccellenza è risultato essere la cucina preferita dai millenials in un sondaggio del 2019, con la pasta in cima alla lista. Che sta impazzando a Londra, Parigi e nel nostro Paese, dove questo rinato amore verso il piatto a cui per tradizione non riusciamo proprio a rinunciare, si traduce nell’apertura di sempre più locali e laboratori artigianali monoprodotto a lei dedicati. E oltre a mangiarla fuori, si sta diffondendo l’interesse a imparare a farla anche a casa (una delle "esperienze" più popolari da prenotare su Airbnb è una lezione di pasta con una nonna romana).

Cloud Kitchen

Il 2019 è stato l’anno dell’home delivery, fenomeno che ha scosso l’industria della ristorazione e che ha dato vita lentamente a ristoranti fantasma, ossia le Cloud Kitchen (anche dette Dark Kitchen o Ghost Kitchen), cucine pensate e allestite unicamente per la produzione di piatti destinati alla consegna a domicilio. Che quest’anno vedremo aumentare sempre più e imporsi come una tendenza globale, alimentata dalla convergenza delle industrie tecnologiche e alimentari. Entro il 2030, infatti, l'industria della consegna di generi alimentari ha il potenziale per crescere da $ 35 miliardi a $ 365 miliardi.

Cibi dall’Africa occidentale

Grande curiosità verso gli ingredienti e i piatti tipici dell’Africa occidentale. Tra tutti, vanno forte per esempio, la moringa, il tamarindo e i cereali della zona (sorgo, fonio, teff e miglio), ma anche i piatti a base della triade pomodori, cipolle e peperoncini, e arachidi, zenzero e citronella. Dalle nazioni dell’Africa occidentale (Niger, Senegal, Sierra Leone, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria…) arrivano anche piatti come il pollo yassa o il riso jollof.

Drink senza alcol

Cocktail classici ma senza la loro tipica carica alcolica. Nei menu dei bar fanno capolino, sempre più, drink analcolici che vogliono ricreare il sapore dei cocktail classici, perfetti per chi non ama l’alcol. Una tendenza guidata dall'aumento dei consumatori attenti alla salute, che vogliono godersi tutto il divertimento al bar, ma con meno calorie. E possibile grazie all’uso di ingredienti ottenuti con metodi di distillazione tipicamente riservati all’alcol. Ecco quindi il gin analcolico per un gin tonic alcol free o i finti spiriti con infusione botanica per un avere un Martini totalmente senza alcol.

Zuccheri 

Oltre lo zucchero, spesso demonizzato, e i suoi compagni stevia, miele e sciroppo d’acero. Questo 2020 aprirà la strada a nuovi ingredienti per dolcificare, a partire dalle riduzioni sciroppose di frutta, ottenute con melograno, datteri, cocco, e l’asiatico monk fruit. Bene anche gli sciroppi dolci fatti con amidi, come il sorgo (cereale altamente digeribile e privo di glutine) e le patate dolci o lo swerve, un dolcificante non glicemico a zero calorie.

Mix di carne e vegetali

La green mania arriva anche in macelleria. La nuova tendenza (lanciata anche dal progetto The Blended Burger Project della James Beard Foundation) è quella degli hamburger che alla carne mescolano una parte vegetale (per esempio, il 25 per cento di funghi). In questo modo si ottiene un prodotto più sano, più rispettoso dell’ambiente e più economico.

Agricoltura rigenerativa

C’è quella sostenibile, quella organica e poi c’è quella rigenerativa, riferita alle coltivazioni e agli allevamenti che mirano a recuperare terreni degradati e impoveriti da un eccessivo sfruttamento. Basato sull'innovativo lavoro di Maynard Murray negli anni '80, che ha visto emergere pratiche di non lavorazione e altre innovazioni che hanno aggiunto sostanze nutritive al terreno, come la pacciamatura (soffocando le erbacce sul terreno per incoraggiare l'assorbimento dei nutrienti), è un sistema agricolo che arricchisce il suolo, aumenta la biodiversità e migliora la gestione degli spartiacque. I prodotti ottenuti con questo tipo di lavorazione avranno, secondo Whole Foods Market, grande risonanza nel 2020.

Menu gourmet per bambini

Cucina gourmet per tutti. Anche per i bambini. Verso i quali le aziende del food inizieranno a puntare  da ora in poi. Dai bocconcini di pollo biologici ai bastoncini di salmone non impanati, dagli alimenti fermentati o speziati alle paste colorate fatte con farine alternative, anche l’alimentazione dei bimbi va incontro alla sperimentazione e al fusion.

Oltre la soia

Dopo anni in cui la leguminosa originaria dell’Asia orientale ha dominato incondizionatamente nell’ambito dei sostituti vegetali, per il 2020 si prevede un rallentamento del suo consumo a favore di nuove miscele adatte ai vegani. Tra gli ingredienti alternativi alla soia (e a loro volta fonte di proteine), ci sono per esempio i fagioli verdi, i semi di canapa, la zucca, l’avocado, i semi di anguria e l’alga clorella dorata.

dI Indira Fassioni