Harvey Weinstein: "Nessuno ricorda più tutto quello che ho fatto per le donne nel cinema"
Insorgono le sue accusatrici: "Weinstein sarà ricordato come un predatore sessuale e un assalitore impenitente che si è preso tutto e non merita nulla"
Harry Weinstein si sente ingiustamente dimenticato. "Nessuno si ricorda più di tutto quello che di buono ho fatto per le donne nel cinema" - ha affermato l'ex produttore più importante di Hollywood, che tra meno di un mese comparirà in tribunale per rispondere di reati sessuali. L'intervista rilasciata al "New York Post" sta facendo un certo rumore
" Ho fatto più film diretti dalle donne e sulle donne di chiunque altro. E sto parlando di trent'anni fa, non di adesso che è di moda. L'ho fatto per primo io! Sono stato un pioniere!" - ha dichiarato.
"Tutto si è esacerbato per ciò che è successo e il mio lavoro è stato dimenticato". Weinstein ha anche dichiarato che la sua società si è occupata di temi sociali. Parlando della sua carriera, ha detto: "Mi sono fatto da solo. Non avevo soldi eppure ho costruito un impero con la Miramax al quale ho deciso di rinunciare".
Ha parlato da un ospedale di New York dove è stato operato alla schiena. L'uomo simbolo della causa del movimento #metoo si è fatto immortalare mentre cammina a fatica grazie all'aiuto di un girello. L'aspetto è provato, il volto sofferente.
Le reazioni non sono mancate. Il gruppo delle sue accusatrici, le 23 donne tra le quali Rose McGowan, Ashley Judd e Rosanna Arquette, è insorto: "Harvey Weinstein sta cercando di obnubilare le menti ancora una volta. Nell'intervista ha dichiarato di non voler essere dimenticato. Bene. Non succederà. Sarà ricordato come un predatore sessuale e un assalitore impenitente che si è preso tutto e non merita nulla"
A meno di un mese dall'inizio del processo, filtrano le prime indiscrezioni. Harvey Weinstein dovrebbe versare alle sue accusatrici 25 milioni di dollari. Lo prevede un accordo extragiudiziale che riguarda decine di presunte vittime dell'ex produttore che lo hanno denunciato civilmente per molestie e stupri.
Weinstein, hanno riferito del New York Times, non dovrebbe pagare nulla di tasca propria né dovrebbe ammettere le aggressioni sessuali di cui è accusato. A pagare sarebbero società di assicurazione che rappresentano la Weinstein Company, l'ex studio di produzione di Weinstein finito in bancarotta. I 25 milioni alle accusatrici sarebbero una parte di un totale di 47 milioni di dollari con cui la società chiuderebbe i conti con i creditori. L'intesa richiede il via libera del tribunale e la firma finale di tutte le parti